Costretta ad abortire su pressione del sacerdote che l'aveva messa incinta e dell'arcivescovo locale: 'Le Iene' hanno riportato la testimonianza di Francesca,...
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GUARDA IL VIDEO ---> Il servizio de 'Le Iene' sul caso
LA STORIA «Ero vergine quando ho conosciuto questo nuovo parroco, molto giovane e simpatico. Ci siamo avvicinati fino a diventare intimi, fu lui a baciarmi per primo. Eravamo innamorati, mi aveva detto che se fossi rimasta incinta avrebbe lasciato il sacerdozio per stare con me» - il racconto di Francesca - «Poi, quando scoprimmo che aspettavo un bambino, lui mi portò dall'arcivescovo di Cosenza che mi disse che ero una sbandata e che dovevo abortire». Frasi forti, specialmente se pronunciate da uomini di Chiesa. Alla fine, don Giuseppe costrinse Francesca all'aborto e questo provocò gravi danni psicologici alla ragazza: «Dopo quell'episodio, mi sono sentita sporca. Quel vuoto non si ricolmerà mai, la mia vita resterà segnata da quel figlio perduto».
GUARDA IL VIDEO ---> Aggressione alla troupe de 'Le Iene', il filmato integrale
IL SERVIZIO Valeria Castellano ha quindi deciso di rivolgere domande in merito alla vicenda all'arcivescovo Salvatore Nunnari, che all'epoca era titolare dell'arcidiocesi di Cosenza e che è stato indicato da Francesca come l'uomo che l'aveva spinta ad abortire. Il vescovo, però, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Stesso copione anche quando la 'Iena' si è fatta ricevere in canonica da don Giuseppe: il sacerdote non ha voluto rispondere alle domande e ha affermato di non voler avere nulla a che fare con Francesca.
L'AGGRESSIONE Quello che la troupe de 'Le Iene' non sapeva è che don Giuseppe, inchiodato dalle domande, aveva allertato la propria famiglia. Il primo ad arrivare sulla soglia della canonica è stato il padre di don Giuseppe, che ha cercato di coprire l'obiettivo e colpire una delle telecamere della troupe. Il clima si è fatto subito teso, con minacce e insulti, ma è quando è arrivata la madre del sacerdote che la situazione è decisamente degenerata. Dagli insulti, infatti, si è passati direttamente all'aggressione fisica, durata alcuni interminabili minuti e sedata solo dall'intervento dei carabinieri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino