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Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata a un albero del giardino a Piazza Armerina (Enna), aveva collo, addome e piedi legati con una corda dell'altalena. Lo stabilisce l'autopsia che ha trovato sul cadavere i segni delle corde, poi slacciate dalla madre della giovane nel tentativo di soccorrerla. La 15enne aveva però le mani libere, l'osso cervicale non era spezzato e le scarpe erano pulite, nonostante l'albero si trovi in mezzo al terreno. Elementi che alimentano il giallo sul caso e fanno definire agli inquirenti «anomale» le modalità del suicidio.
Le indagini
La Procura dei Minori di Caltanissetta ha disposto il sequestro dei telefonini di 8 ragazzi, conoscenti e compagni di scuola della 15enne.
La lite
Dalle indagini inoltre è emerso che la coetanea che la mattina della morte aveva avuto con l'adolescente una violenta lite, avrebbe coinvolto nella discussione il suo ex ragazzino, accusato di aver avuto un rapporto con la 15enne qualche giorno prima. Il giovane avrebbe ammesso tutto sostenendo di essere stato ubriaco. Tutto davanti a decine di studenti.
La legale della famiglia della 15enne, l'avvocata Milena Ruffini, prosegue le indagini difensive e nei giorni scorsi ha chiesto ufficialmente un incontro alla preside della scuola delle due studentesse senza avere risposta. «Stiamo compiendo accertamenti su quanto acquisito, solo a quel punto decideremo se procedere con una denuncia», ha fatto sapere.
Il medico legale: «Resta aperta ogni ipotesi»
Al termine dell'autopsia, eseguita una settimana fa, il medico legale nominato dalla famiglia della ragazza, Giuseppe Bulla, ha dichiarato: «Al momento resta aperta ogni ipotesi. Abbiamo spunti interessanti, ma da soli non sono sufficienti a confermare o escludere alcunché. L'esame è stato molto lungo perchè gli approfondimenti da fare sono delicati e ci serve acquisire altri dati. Quindi non possiamo trarre alcuna conclusione». Sul caso indaga per istigazione al suicidio la procura dei minori di Caltanissetta. «I consulenti dei pm si sono presi 90 giorni per il deposito della relazione», ha aggiunto.
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