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Le operazioni di recupero del relitto, inabissatosi a 16 metri di profondità, non sono ancora terminate. L'esame di quest'ultimo sarà fondamentale per capire cosa è successo a bordo della «Goduria», la barca turistica affondata l'altro ieri sera sul lago Maggiore, a Lisanza (Varese), causando la morte di quattro persone, tra cui due appartenenti all'intelligence italiana: Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi.
Cosa è successo
La Procura di Busto Arsizio (Varese) sta acquisendo tutta la documentazione relativa alla «Goduria», la barca turistica affondata l'altro ieri sera sul lago Maggiore, a Lisanza (Varese), causando la morte di quattro persone, tra cui due appartenenti all'intelligence italiana, e uno a quella israeliana, oltre alla compagna dello skipper, di origini russe. Al vaglio degli inquirenti ci sono la i documenti di immatricolazione della barca, tra cui il pescaggio dello scafo, la portabilità massima, eventuali lavori di ampliamento o ammodernamento e tutte le caratteristiche tecnico-legali utili a comprendere se fosse o meno tutto in ordine. Non solo, saranno anche vagliate le comunicazioni di allerta meteo divulgate nelle ore precedenti la tempesta che ha travolto l'imbarcazione e le decisioni prese dallo skipper.
Le vittime
Ad arricchire il fascicolo, al momento ancora «esplorativo» (nelle prossime ore il proprietario, Claudio Carminati, potrebbe essere iscritto anche a sua garanzia nel registro degli indagati per naufragio), ci saranno anche le autopsie sui corpi di Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, entrambi 007 italiani, Shimoni Erez, ex appartenente alle forze di sicurezza israeliane e Anya Bozhkova, compagna di Carminati.
Gli 007 italiani, chi erano
Tiziana Barnòbi, 53 anni, era originaria di Trieste dove la famiglia ha gestito a lungo una storica impresa e dove si era laureata in Economia, per poi frequentare l'Isda, l'Istituto superiore di direzione aziendale. Da molti anni, però, viveva a Roma con il marito e il figlio di 13 anni. Claudio Alonzi, invece, era un carabiniere di Alatri, 62 anni. L'uomo, sposato e padre di due figli, viveva a Vicero, una piccola frazione della cittadina ciociara, anche se per motivi di lavoro era spesso lontano da casa: il 62enne lavorava nel comparto Intelligence, era uno 007.
L'incidente
L'incidente si è verificato nel tardo pomeriggio di domenica. I due si trovavano su quella barca per partecipare ad un incontro conviviale organizzato in occasione del festeggiamento del compleanno di uno della comitiva. In barca c'erano circa 25 persone. All'improvviso si è scatenata una violenta tromba d'aria che ha travolto il mezzo nautico nel lago. L'imbarcazione si è rovesciata. Sono stati momenti concitati, grida disperate e richieste di aiuto. Qualcuno è riuscito a mettersi in salvo raggiungendo la riva a nuoto. Ma altri, come il carabiniere Claudio Alonzi, non ce l'hanno fatta.Il recupero dei corpi
Il corpo del militare è stato recuperato soltanto ieri mattina dai sommozzatori del vigili del fuoco. Si trovava a 25 metri dal relitto. Una ventina di naufraghi è stata messa in salvo e portata a riva. Ma per Claudio Alonzi, Tiziana Barnobi ed altri due turisti di nazionalità israeliana non c'è stato nulla da fare. Tra le vittime anche la moglie del proprietario dell'imbarcazione, una house-boat, che veniva noleggiata per organizzare delle feste originali. Domenica pomeriggio quando lo skipper è partito con la barca il tempo era buono. Nulla insomma che facesse presagire a quello che sarebbe poi avvenuto da lì a breve. All'improvviso si è scatenato un temporale con vento forte e grandine. Poi la tromba d'aria.La fuga disperata
Nel momento in cui è scoppiato il temporale, la barca avrebbe cercato di riparare verso la sponda lombarda del Verbano, ma per motivi in corso di accertamento si è capovolta facendo cadere nelle acque ancora molto fredde del lago gli occupanti. I soccorsi sono partiti immediatamente. Anzi, alcune imbarcazioni che si trovavano nei dintorni hanno raccolto i primi naufraghi e riportati a riva.I primi due corpi sono stati trovati nella tarda serata di domenica, poi le operazioni di ricerca dei due dispersi sono proseguite anche col buio grazie all'impiego di un «Aw139», elicottero della guardia costiera con rilevatori a infrarossi. Al momento si da che su questa tragedia è stata avviata un'inchiesta. Le indagini coordinate dalla procura della repubblica di Busto Arsizio sono affidate ai carabinieri del comando provinciale di Varese e della compagnia di Gallarate. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino