IT-Alert, suonato l'allarme in Lombardia, Basilicata e Molise: giovedì sarà il turno del Lazio, ecco in cosa consiste

Continua la sperimentazione del sistema di allarme pubblico nazionale

È arrivato oggi in Basilicata, Lombardia e Molise il messaggio di IT-Alert, il sistema di allarme pubblico che dirama ai telefoni cellulari...

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È arrivato oggi in Basilicata, Lombardia e Molise il messaggio di IT-Alert, il sistema di allarme pubblico che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica, tramite tecnologia Cell Broadcast, messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi in corso. Continua quindi la fase di sperimentazione, dopo i test in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, Emilia Romagna, Campania, Marche, Piemonte, Puglia e Umbria.

 

 

In cosa consiste il test

La prima fase della sperimentazione consisterà esclusivamente nell'invio di un «messaggio di test» sui telefoni cellulari con lo scopo di far conoscere il nuovo strumento. Il messaggio emetterà un suono diverso da quello delle notifiche abituali. Nessuna azione sarà richiesta da parte dei destinatari, se non prendere visione del messaggio ed eventualmente compilare il questionario che verrà indicato nel messaggio stesso che potrà essere utilizzato anche per segnalare eventuali problemi. Il messaggio IT-alert viene ricevuto da chiunque si trovi nella zona interessata dall'emergenza o dall'evento calamitoso e abbia un cellulare attivo. Il sistema non utilizza nessuna app, non raccoglie nessun dato del dispositivo né la posizione. Inoltre, le attività in corso sul telefono non subiranno interruzioni ma sarà necessaria la presa visione del messaggio per tornare alla schermata standard.

 

Il messaggio che è arrivato

Questo il messaggio che è comparso oggi alle 12 sui cellulari di coloro che si trovavano in Basilicata, Lombardia e Molise. Messaggio che nei prossimi giorni arriverà anche nelle altre regioni.

 

Dopo la fase di sperimentazione, questa notifica potrà apparire in caso di maremoti generati da sismi, collassi di grandi dighe, attività vulcaniche (relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso) e precipitazioni intense. È importante sottolineare che IT-Alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle.

 

Le reazioni sui social


 


Moltissimi i commenti sui social, soprattutto a causa del suono molto alto della notifica che arriva insieme al messaggio.


Il calendario degli altri test

Dopo i test già effettuati, ecco il calendario con tutte le date per le altre regioni:

 

21 settembre nel Lazio, in Valle d’Aosta e Veneto

26 settembre in Abruzzo e nella Provincia Autonoma di Trento

27 settembre in Liguria

13 ottobre nella Provincia Autonoma di Bolzano

 

Come si legge sul sito di IT-alert, la notifica arriverà sui dispositivi che si troveranno nelle aree coinvolte nelle attività di test. «Uno dei limiti della tecnologia cell-broadcast utilizzata per mandare i messaggi IT-alert è l’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi. Questo significa che ci saranno dispositivi presenti in zone fuori dalla regione di volta in volta interessata dai test che potrebbero ricevere un messaggio IT-alert. Quindi ad esempio, sebbene l’area test sia la Toscana, è possibile che messaggi arrivino anche sui dispositivi presenti in Liguria, nel Lazio o nelle altre regioni limitrofe. Per i limiti del sistema potrà inoltre avvenire che dispositivi presenti in zone interessate dal test non ricevano il messaggio».

 

La comunicazione della Regione Lazio

Con un post su Twitter, la Regione Lazio ha annunciato la data del test, fissato giovedì 21 settembre alle ore 12.

 

 

L'obiettivo è cercare di raggiungere più persone possibili, in modo tale da non allarmare la popolazione.

 

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Il Gazzettino