Scrive con il ginocchio, si diploma, fa lo stilista e ora realizza il suo sogno: «Fare il drammaturgo»

Scrive con il ginocchio, si diploma, fa lo stilista e ora sta per realizzare il suo sogno: «Fare il drammaturgo»
Una di quelle storie capaci di commuovere. E di far pensare che anche nella disgrazia può esserci un aspetto positivo. Siamo al Vomero, quartiere collinare di Napoli. La...

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Una di quelle storie capaci di commuovere. E di far pensare che anche nella disgrazia può esserci un aspetto positivo. Siamo al Vomero, quartiere collinare di Napoli. La storia ha per protagonista Giacomo Alvino, un vomerese residente in via Scarlatti che con la sua forza d'animo è riuscito ad ottenere risultati clamorosi, pur essendo invalido per un trauma da parto, causato da un uso improprio di un forcipe, che gli ha leso 46 anni fa i centri motori e della parola. Ma Giacomo non si è mai arreso, nonostante il grave handicap, ed ha sempre intrapreso molteplici e varie attività. Tutto quello che gli serve o che vuole esprimere lo scrive al computer - che usa giorno e notte azionando con il ginocchio destro una levetta collegata ad una «usb».


Con l'ausilio del computer ha studiato e si è diplomato in Ragioneria, nel ramo di Direzione aziendale con una votazione di 53/60. Negli anni passati ha lavorato attivamente anche nel settore della moda: per tredici anni è stato uno stilista apprezzato da Guillermo Mariotto che, dopo uno stage all'Accademia di moda di via Duomo, lo ha notato e voluto con lui a lavorare per ben cinque anni alla maison Gattinoni. Le sue creazioni sono state indossate da attrici belle e famose come Sabrina Ferilli e Athina Cenci e anche da altre donne di spettacolo come Enrica Bonaccorti ed Ela Weber.

Ma Giacomo ha anche una vena artistica e drammaturgica ed ha appena scritto un'opera teatrale, «Vivo, creo, sogno!», un'autobiografia in chiave ironica, ed ora confida nell'aiuto di donatori per racimolare quanto gli serve per metterla in scena, ad ottobre. «Mi piace rimettermi in gioco con questo spettacolo teatrale perché è sempre bello giocare con la vita - commenta Giacomo - Sono in fibrillazione all'idea di realizzare il mio sogno ma la cosa più importante per me è sapere di poter contare sull'aiuto e l'affetto di tante persone ed amici».
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Il Gazzettino