Influenza australiana, nuovi sintomi: dalla perdita di appetito al mal di gola. Ecco come riconoscerla

Si chiama "australiana" perché si è già diffusa ad agosto nell'inverno del continente oceanico

Influenza australiana, nuovi sintomi: dalla perdita di appetito al mal di gola. Ecco come riconoscerla
L'influenza che sta circolando in queste settimane in Italia si chiama "australiana", perché si è già diffusa ad agosto nell'inverno del...

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L'influenza che sta circolando in queste settimane in Italia si chiama "australiana", perché si è già diffusa ad agosto nell'inverno del continente oceanico. Ora è arrivata nel nostro Paese facendo salire subito i numeri dell'incidenza nella popolazione. L'ultimo bollettino Influnet, rilasciato dal Sistema di Sorveglianza Integrata dell’Influenza a cura dell'Istituto Superiore di Sanità, indica che nell'ultima settimana di novembre l'incidenza del virus influenzale è stata di 12,9 casi per mille assistiti, rispetto ai 9,5 della settimana precedente. Salgono i numeri, soprattutto tra i più giovani. La popolazione più colpita è infatti quella pediatrica, in particolare la fascia di età al di sotto dei 5 anni dove sono stati registrati 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente). 

I sintomi

I sintomi dell'influenza australiana sono:

  • febbre alta
  • tosse
  • dolori muscolari diffusi
  • mal di testa
  • mancanza di appetito
  • brividi
  • mal di gola

In alcuni casi si possono verificare anche nausea, vomito e diarrea, in particolare nei bambini.

 

La durata

La durata media dell'influenza è di circa 5 giorni: la maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni. Le fasce di età più fragili (soggetti con patologie croniche, neonati e anziani) sono maggiormente a rischio di complicanze più gravi, come polmonite e peggioramento delle condizioni di salute di base. Il periodo di incubazione è di circa due giorni e si è contagiosi fino a 5 giorni dopo la comparsa dei sintomi.

 

Come curarla: antivirali o antibiotici?

Per le persone in buona salute la cura dell'influenza si basa sul riposo e sull'idratazione: si consiglia di astenersi dal lavoro o scuola per una settimana e bere molta acqua, oltre a fare ricorso a paracetamolo o ibufrene in caso di febbre alta e dolori diffusi. Si ricorda che con i virus influenzali è inutile ricorrere all'utilizzo di antibiotici. Il ricorso ai farmaci antivirali contro l'influenza viene raccomandato solo in casi selezionati, in considerazione dell'incertezza degli esiti e dei frequenti effetti collaterali. I soggetti fragili, over 65 o in condizioni di salute a rischio devono rivolgersi tempestivamente al proprio medico di famiglia affinché venga intrapresa la terapia farmacologica più corretta per le proprie condizioni. La valutazione se utilizzare gli antibiotici deve essere presa insieme al medico di base che terrà conto della storia clinica del paziente.

 

Per quanto tempo si è contagiosi?

I pazienti affetti da influenza sono già contagiosi durante il periodo d’incubazione, prima della manifestazione dei sintomi. Una persona adulta può trasmettere il virus da tre a sette giorni dopo l’inizio della malattia. I bambini invece sono contagiosi più a lungo.

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Il Gazzettino