Indi Gregory, rinviato lo stop ai supporti vitali: «Domani udienza in Corte d'appello»

Le ultime notizie in diretta sul caso della bambina inglese affetta da una rara malattia genetica

Indi Gregory, oggi possibile stop ai supporti vitali: cosa succede ora? Il papà: «Concentrati sul salvarla»
«Sono solo concentrato sul salvare la vita di mia figlia e fare ciò che è nel migliore interesse di Indi». Dean Gregory, il papà della piccola...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Distacco macchinari sospeso fino a esito udienza di domani

Ancora ore di speranza per Indi Gregory. L'appello sulla possibilità di trasferire la giurisdizione del caso al giudice italiano verrà discusso domani a partire dalle ore 12 ora inglese (le 13 in Italia) e di conseguenza il termine per il distacco dei supporti vitali è prorogato fino all'esito di tale udienza. Lo fanno sapere i legali della famiglia Gregory. La notizia arriva da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, e dall'avvocato Simone Pillon, che stanno seguendo gli sviluppi del lato italiano della vicenda in contatto con i legali inglesi e la famiglia.

Pillon: «Tutto rinviato, domani udienza in Corte d'Appello»

«Tutto rinviato. Domani alle ore 12 udienza in Court of Appeal». Tornano a strappare qualche ora i genitori di Indi Gregory. A dare via X la notizia della "tregua" temporanea è Simone Pillon, il legale che segue la famiglia in Italia. «Nel frattempo», ricorda, sono state «attivate dall'Italia le procedure ex articolo 9 e 32 della Convenzione dell'Aja. I genitori di Indi ancora ringraziano di cuore l'Italia per quello che sta facendo. La speranza divampa», commenta il legale.

 

Prorogato di due ore il distacco dei supporti vitali

Il termine per il distacco dei supporti vitali alla piccola Indi è stato prorogato di due ore: sarà alle 16.00 inglesi, le 17.00 italiane. Lo fanno sapere i legali della famiglia Gregory. La notizia arriva da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, e dall'avvocato Simone Pillon, che stanno seguendo gli sviluppi del lato italiano della vicenda in contatto con i legali inglesi e la famiglia. Era fissato alle ore 15 italiane.

Il papà di Indi: «E' una combattente, grazie Italia»

«Pensiamo che sia nel miglior interesse di Indi venire in Italia per ricevere le cure che potrebbero aiutarla a respirare, aprendo una valvola attraverso l'impianto di uno stent, per poi poterci concentrare sulla sua malattia mitocondriale che può essere trattata con queste terapie. Sappiamo che Indi è una combattente, lei vuole vivere, e non merita di morire. Grazie». Lo ha affermato il padre della piccola Indi, Dean Gregory, in un video trasmesso da La7, ringraziando l'Italia per il suo impegno.

Cei: "Togliere supporti medici vitali a malati non è gesto umanitario"

La Conferenza Episcopale Italiana richiama al valore della vita e sottolinea come oggi ci siano «troppe vite negate». «La vita dei malati e disabili gravi viene giudicata indegna di essere vissuta, lesinando i supporti medici e arrivando a presentare come gesto umanitario il suicidio assistito o la morte procurata». Le parole dei vescovi italiani richiamano alla mente il caso di Indi Gregory, la bimba inglese alla quale potrebbero essere staccati i supporti vitali.

La Cei, nel Messaggio per la Giornata per la Vita, che sarà celebrata il 4 febbraio, parla anche dell'aborto. «La vita dei bambini, nati e non nati, viene sempre più concepita come funzionale ai desideri degli adulti e sottoposta a pratiche come la tratta, la pedopornografia, l'utero in affitto o l'espianto di organi. In tale contesto l'aborto, indebitamente presentato come diritto, viene sempre più banalizzato, anche mediante il ricorso a farmaci abortivi o "del giorno dopo" facilmente reperibili».

Pillon: "In un mondo normale i bimbi non si lasciano morire"

«Non c'è nulla di più difficile che argomentare l'ovvio: pagine e pagine per spiegare che i bambini non si lasciano morire. In un mondo normale basterebbero 2 lettere: no». È l'amara riflessione, affidata a X, di Simone Pillon, legale della famiglia Gregory in Italia. «Diciotto ore di atti da leggere, scrivere, tradurre - scrive - Poi penso a Dean in ospedale con la sua piccola e vado avanti».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino