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Non ci sono ancora certezze sulla dinamica dell'incidente e sulla morte di Emanuele Melillo, il 33enne conducente del minibus precipitato giovedì scorso a Capri alle spalle di uno stabilimento balneare. Dall'autopsia eseguita oggi è emerso che le cause del decesso sarebbero riconducibili a 'lesioni multiple agli organi toraco-addominalì: al momento, quindi, sembrerebbe escluso che a causarne la morte sia stato un malore o una patologia. In tal caso resterebbe da accertare la causa dell'improvvisa uscita di strada del bus in un tratto rettilineo e privo di ostacoli, difficile da spiegare e quindi secondo i colleghi dell'autista attribuibile proprio a un malore: l'inchiesta della procura di Napoli intende tra l'altro accertare le condizioni dell'automezzo e la sicurezza dei parapetti in quel tratto di strada.
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L'autopsia esclude il malore
L'avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale della famiglia della vittima, sottolinea che «bisogna attendere l'esito degli esami istologici al cuore e al cervello, e di quello tossicologico, per avere un quadro più chiaro». La salma resterà sotto custodia in attesa di eventuali ulteriori approfondimenti. Migliorano intanto le condizioni dei feriti ricoverati all'ospedale del Mare di Napoli. Dei 13 inizialmente trasferiti nella struttura partenopea, due sono stati dimessi; altri 10 sono in osservazione clinica, la prognosi resta al momento riservata solo per un paziente.
L'incidente non frena i turisti
Lo choc per la tragedia che ha colpito Capri non sembra frenare tuttavia lo sbarco dei turisti sull'isola azzurra.
«Mi auguro venga rimosso presto, speriamo già lunedì» auspica Leonardo Rusciano, concessionario della porzione di spiaggia pubblica che confina con il lido «Le Ondine», oggi chiuso dopo essere stato messo parzialmente sotto sequestro dai magistrati. «Le indagini facciano il loro corso - è l'appello - ma i tempi per un ritorno alla normalità siano i più rapidi possibile. Ne va dell'immagine turistica di Capri».
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Migliorano condizioni dei feriti
Migliorano le condizioni dei feriti nell'incidente di Capri ricoverati nell'ospedale del Mare di Napoli. Dei tredici inizialmente trasferiti nella struttura partenopea, due sono stati dimessi; altri 10 sono in osservazione clinica, la prognosi resta al momento riservata solo per un paziente, per il quale non si esclude un intervento di nefrectomia che però i medici auspicano ancora di poter evitare.
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Il Gazzettino