Nell'ambito dell'inchiesta Fonsai, la Guardia di finanza di Torino ha sequestrato 2,5 milioni di euro destinati a Paolo Ligresti. La Gdf ha precisato che i capitali erano...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Gdf ha precisato che le operazioni di trasferimento verso un conto bancario svizzero del denaro e dei titoli del neonato gruppo Unipol-Sai erano già state disposte.
Sequestro disposto per alto rischio fuga capitali. Il sequestro è stato disposto «in ragione dell'elevato rischio per la sottrazione di beni alla possibile azione della giustizia» e «a garanzia delle spese di procedimento e di ogni altra somma dovuta all'Erario». L'ordine di movimentare il denaro e le azioni Unipol-Sai è stato disposto da una società fiduciaria facente capo ai Ligresti.
Oltre 1.500 piccoli azionisti contro Paolo Ligresti. Paolo Gioacchino Ligresti è l'unico della famiglia che ha evitato l'arresto in quanto cittadino svizzero. Lo scorso 27 gennaio 1.500 piccoli azionisti avevano chiesto di costituirsi parte civile contro di lui nell'ambito del processo "Fonsai bis", processo che lo vede a rischio imputazione.
Paolo Gioachino Ligresti non figura tra gli imputati nemmeno nel processo riguardante il troncone principale dell'inchiesta Fonsai, che vede invece formalmente accusati il padre, Salvatore, e altre tre persone, gli ex manager Emanuele Erbetta, Fausto Marchionni e Antonio Talarico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino