MILANO - Con 364 pezzi la collezione di francobolli dell'ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti, morto due anni fa, è una delle più ricche e di valore del mondo. Sarà...
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La base d’asta sarà di 40mila euro con una stima prossima ai 100mila. "Nella collezione - spiega al Corriere della Sera Filippo Ferrario, presidente di Ferrario Aste - appaiono due rarissime lettere del 20 settembre 1870, il giorno di Porta Pia, una da Civitavecchia e una da Albano, si tratta per entrambe dell’ultimo giorno di esistenza dello Stato Pontificio. Poi due lettere del 14 e 16 settembre 1870, spedite da Ronciglione e da Velletri nei rispettivi giorni di liberazione. Storicamente importanti anche due lettere dell’8 ottobre e 9 ottobre 1870 che sanciscono l’ultimo giorno della Giunta provvisoria di governo e il primo d’annessione al Regno d’Italia".
La parte più significativa della collezione è rappresentata appunto dal 'calendario filatelico' del 1870, uno per ogni giorno dell’ultimo anno del potere temporale dei Papi. Ci sono anche però 42 lettere,una rara tricolore con un esemplare da 80, 20 e 10 centesimi della terza emissione del Pontificio del 24 giugno 1870.
L'interesse di Andreotti per la storia dello Stato Pontificio non è cosa nuova, ma in pochi sanno che la sua passione per la filatelia nacque improvvisamente nel 1959, visitando con Giulio Bolaffi la Mostra Filatelica di Palermo del 1959 con rari pezzi della collezione privata della regina Elisabetta.
Ferrario è sicuro che la collezione Andreotti attirerà molta attenzione. Tra i possibili acquirenti si vocifera che ci sia Luigi Berlusconi, il giovane figlio del Cavaliere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino