«Non vogliamo un' altra Sicilia, non possiamo non fare di tutto per unire, nella discontinuità, per unire il centrosinistra. Qualcuno dice che è missione...
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Nonostante tutto, ha proseguito Pisapia, il progetto di Campo progressista va avanti: «Abbiamo passato mesi a provare a tradurre l' utopia in progetto» e «oggi più di ieri dobbiamo ribadire che noi ci crediamo ancora, perché quella era la strada giusta», con o senza il Partito Democratico, che deve smettere, secondo l'ex sindaco di Milano, «di guardare a destra. Non ci può essere alcun cammino per chi pensa che nel nuovo centrosinistra ci possa essere spazio per un nuovo o vecchio centrodestra». Un appello che è stato raccolto da Gianni Cuperlo, presente all'assemblea «Diversa»: «Il compito di una classe dirigente è dare una speranza. Ho molto apprezzato parole di Giuliano, il suo appello deve uscire da qui e lo faccio mio in vista della direzione di domani». «È giusto farlo perché il filone storico del pensiero del centrosinistra, della politica partecipata è tornato. Ora mi chiedo se, di fronte al racconto della storia del centrosinistra, possiamo spezzare quel filo. Se possiamo consegnare a una sola alleanza in grado di fermare la destra i nome di alcune riforme che si sono rivelate sbagliate. Ma altre riforme sono state giuste - conclude Cuperlo - i diritti civili, i salvataggi in mare».
All'iniziativa è intervenuta anche la presidente della Camera Laura Boldrini: «È un imperativo stare assieme per chi ha idee affini.
Affermazioni con cui anche il coordinatore di Mdp Roberto Speranza si è detto d'accordo: «Condivido le parole della Presidente Boldrini dalla prima all'ultima: il suo intervento rappresenta l'agenda per il futuro», ha detto, prima di rivolgersi anche lui a Renzi: «Al Pd dico di trattare con i lavoratori, recuperate gli insegnanti, quel popolo che non vi crede più. Io credo che non ce la faranno: quando chiesi di cambiare la legge elettorale, mi risposero con 5 fiducie». Anche Speranza ha poi affermato la necessità di un'alternativa larga: «Il tempo è adesso, non possiamo più aspettare. Mi dite di creare un campo largo, io dico larghissimo. Ma c'è un popolo che non si sente più rappresentato da Renzi, Salvini e Grillo». Le destre vincono per i nostri errori, ha poi affermato l'ex Pd: «Dobbiamo chiederci con coraggio la domanda sul perchè la destra e i populisti sono forti. È perchè il centrosinistra ha sbagliato le politiche, siamo apparsi gli amici di quelli che ce la facevano, e non di chi finisce ai margini».
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Il Gazzettino