Giro: «​Sono io quello che bacia Verdini dopo l'ok al Rosatellum»

Giro: « Sono io quello che bacia Verdini dopo l'ok al Rosatellum»
«Quel bacio a Verdini è mio». Francesco Giro rivendica il gesto di affetto rivolto al senatore di Ala dopo l'ok definitivo al Rosatellum. «Dopo...

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«Quel bacio a Verdini è mio». Francesco Giro rivendica il gesto di affetto rivolto al senatore di Ala dopo l'ok definitivo al Rosatellum. «Dopo aver ascoltato il suo discorso non ho esitato un attimo, facilitato anche dal fatto di averlo vicino nell’emiciclo del Senato».


«È stato un bel discorso  - spiega Giro - e un omaggio alla leadership di Berluscon. Uno dei pochi ad averlo citato in aula. Abbracciandolo forte gli ho dato quello che io definisco “il bacio a mitraglietta”, tanti piccoli baci su una guancia sola senza mai staccare le labbra. È il bacio che riservo solo alle persone speciali. Berlusconi ad esempio l’ho sempre abbracciato così. Per Denis ho grande stima. Quando ricevette il suo primissimo avviso di garanzia ero a Firenze per una visita istituzionale come sottosegretario ai beni culturali e lo incontrai affranto, infagottato nel suo loden verde. Allora compresi subito la sua sofferenza e la sua innocenza. Era già al vertice organizzativo del partito e lo hanno colpito per questo come Marcello Dell’Utri che ora sconta una pesante condanna in carcere nonostante le sue precarie condizioni di salute e per una fattispecie di reato, concorso esterno in associazione mafiosa, che la corte europea dei diritti dell uomo di Strasburgo ha già sanzionato come inconsistente nel caso Contrada oggi riabilitato e persino risarcito. Stessa sorte vogliono infliggere a Denis»


E ancora: 
«È stato un ottimo organizzatore di Fi al pari di Scajola e anche un abile politico come dimostra un suo manuale mai dato alle stampe che custodisco gelosamente dove svolge una lunga analisi sui partiti carismatici oggi attualissima piena di citazioni e di rimandi alla storiografia e alla letteratura scientifica. Io stesso ho dedicato in un mio libro un capitolo intero a questo studio di Denis dal titolo eloquente “La fenomenologia azzurra di Denis”. Visto che lui aveva deciso (sbagliando) di non pubblicare il suo manuale volevo lasciarne traccia nel mio. Ho tutt’ora una grande ammirazione per Verdini ma quando lasciò Fi e Berlusconi rimasi con Berlusconi che è la stella polare del Centrodestra da cui tutto discende, anche la stella di Denis». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino