Giorgia Meloni risponde al ragazzo gay che ha fatto irruzione al comizio

La lettera aperta della leader di Fratelli d'Italia

Giorgia Meloni risponde al ragazzo gay che ha fatto irruzione al comizio
Dal palco di Cagliari a Instagram, prosegue via social il confronto tra Giorgia Meloni e Marco Marras, l'attivista Lgbtq+ che ha fatto irruzione al comizio della leader di...

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Dal palco di Cagliari a Instagram, prosegue via social il confronto tra Giorgia Meloni e Marco Marras, l'attivista Lgbtq+ che ha fatto irruzione al comizio della leader di Fratelli d'Italia con una bandiera arcobaleno, reclamando le unioni civili e l'adozione per le coppie omosessuali.

 

 

Giorgia Meloni risponde al ragazzo gay che ha fatto irruzione al comizio di Cagliari

Dopo aver rivelato la propria identità con un post, il ventiquattrenne aveva ringraziato la Meloni per lo averlo ascoltato e la polizia «per essere stata buona con me perché ha capito che tipo di persona io sia, ovvero un ragazzo che voleva solo esprimere la sua opinione».

A queste parole Giorgia Meloni ha risposto pubblicando una lettera aperta: «Marco sei stato molto coraggioso e, come ho detto ieri, ho grande rispetto di chi ha il coraggio di difendere ciò in cui crede» esordisce. «Anche io penso che siamo tutti uguali e tutti Fratelli e penso che ciascuno abbia diritto ad amare chi vuole, e che lo Stato debba farsi i fatti suoi. Oggi ci sono le unioni civili e in Italia puoi tranquillamente legarti ufficialmente con chi vuoi; non proporrei di togliere questo diritto» spiega la leader di destra, fugando le paure di chi teme un passo indietro sulle unioni omosessuali.

La Meloni si trova però in disaccordo con il giovane sul tema delle adozioni omogenitoriali: «Non sono d'accordo sull'adozione, come sai, ma non perché consideri il tuo sentimento di minore valore rispetto a quello che provano un uomo e una donna – continua a spiegare –. Considero giusto, per intenderci, anche che lo Stato italiano non consenta l'adozione da parte dei single e penso che non mi dirai per questo che sono 'singleofoba', come non sono omofoba. Lo considero giusto perché penso che un bambino abbia diritto a crescere con un padre e una madre. Io sono cresciuta in una famiglia monogenitoriale. Non posso dire di essere stata infelice, ma mi è mancato un padre? Sì, non posso negarlo. Se lo dico tolgo qualcosa all'amore incondizionato di mia madre? No».

«Non siamo d'accordo su questo, io e te, ma non significa che io ti debba odiare o che tu debba odiare me – conclude Giorgia Meloni, invitando al confronto costruttivo –. Rispetto e cerco di comprendere il tuo punto di vista: spero che prima o poi anche tu riesca a fare la stessa cosa. E spero che un giorno vorrai parlarne con calma, senza telecamere e senza sensazionalismi. Ti auguro tutto il meglio e mantieni il tuo coraggio».

 

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Il Gazzettino