Fisco, Gentiloni: «Lavoriamo per ridurre le tasse e favorire la ripresa dei consumi»

Fisco, Gentiloni: «Lavoriamo per ridurre le tasse e favorire la ripresa dei consumi»
«Cerchiamo di rassicurare il nostro Paese»: lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a Cernobbio (Como) aggiungendo che, in questo momento in cui...

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«Cerchiamo di rassicurare il nostro Paese»: lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a Cernobbio (Como) aggiungendo che, in questo momento in cui «la società è attraversata da dubbi e paure», bisogna «rassicurare ovvero prendersi cura» e «far capire che si cercano di affrontare» i problemi senza «accarezzare» le paure.


«Risponderemo all'esigenza di una regolamentazione seria e diversa del lavoro saltuario e occasionale e lo faremo insieme. Prendo l'impegno qui a Confcommercio», ha poi aggiunto il premier parlando dei voucher. Il motivo per cui sono stati cancellati è stato la volontà di «evitare mesi di discussioni ideologiche» su uno strumento «che era andato al di là dell'uso immaginato».

Mentre sul fisco il presidente del Consiglio ha spiegato che il governo Gentiloni punterà su «misure che sorreggano domanda interna, proseguendo il percorso di riduzione della pressione fiscale avviato in questi anni dal precedente Governo». «Lo dico a chi è preoccupato: continueremo a lavorare per la riduzione della pressione fiscale, lo faremo in primavera e in autunno».

«Oggi confermo, e si vedrà con l'approvazione del Def, che l'impegno per il terremoto è una priorità assoluta e l'affronteremo con l'impegno e le risorse necessarie», ha poi assicurato il premier nel giorno in cui le popolazioni terremotate hanno inscenato una protesta sulla Salaria ad Arquata e ad Amatrice.

Al G7 che si svolgerà a Taormina ci sono due obiettivi, secondo il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ovvero «la coesione e non certo la guerra commerciale» fra le sette maggiori nazioni con un libero mercato e la «coerenza dei principi», ha quindi chiarito Gentiloni riferendosi poi ai super-dazi Usa. «Noi - ha detto - non alimentiamo i confitti e lavoreremo per la coesione su queste grandi economie». Bisogna «puntare sugli scambi e sulla qualità senza frontiere dei nostri prodotti». D'altronde «il nostro export può fare miracoli» e «sono convinto che la qualità non abbia frontiere» e per questo Gentiloni invita a non vedere la minaccia di dazi come «un incubo incombente». Certo però «solo l'aumento della domanda interna - ha ricordato - può riuscire a garantire la ripresa economica».


L'obiettivo del Governo Gentiloni in questo momento è quello di «cercare di ricostruire un clima di fiducia, un'urgenza che riguarda la nostra società nel suo insieme. Ed è la fiducia che ci può consentire di far lievitare la crescita». In più, dice il premier, «l'azione del Governo in questa fase ha l'obiettivo di garantire stabilità e di mettere in sicurezza, completare le riforme intraprese».  L'intenzione, ribadisce più volte, è quella di «rassicurare il nostro Paese. Come molti altri paesi occidentali, la nostra società vive una fase di incertezza attraversata da dubbi e paure, con ritardi che non possiamo più tollerare. Rassicurare vuol dire prendersi cura, farsi carico dei problemi alla base di queste ansie, cercando di ricucire le divisioni invece che accarezzarle e esaltarle». 
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Il Gazzettino