Gentiloni: no a flessibilità a corrente alternata

Gentiloni: no a flessibilità a corrente alternata
«Non possiamo dare la sensazione che in un mare in tempesta l'Ue si muova con un piccolo cabotaggio e adotti una sorta di flessibilità a corrente alternata: molto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Non possiamo dare la sensazione che in un mare in tempesta l'Ue si muova con un piccolo cabotaggio e adotti una sorta di flessibilità a corrente alternata: molto rigida sui decimali dei bilanci e molto ampia sulle questioni fondamentali come la questione migratoria». Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa a Berlino con la cancelliera Angela Merkel.


«Con la cancelliera Merkel abbiamo parlato del destino dell'Europa: sappiamo che attraversa una fase difficile. Italia e Germania sono tra i paesi convinti della straordinaria importanza del futuro europeo», proseguito Gentiloni. Italia e Germania intendono lavorare insieme per «rilanciare la Ue pensando alle sfide che ha davanti su crescita, lavoro, investimenti, migranti e difesa dei nostri principi», ha aggiunto.

Prima si parlava di «un'Europa a due velocità, oggi mi pare si parli di un'Europa a due rigidità, molto rigida su alcune cose, molto meno su altre», ha poi osservato il premier parlando dell'emergenza migranti. «Spero che su questione migratoria si possa fare una scommessa comune di tutta l'Europa», ha aggiunto il premier. Non è solo l'Italia, anche la Germania sopporta il peso, ha proseguito Gentiloni, «non possono essere solo quattro paesi a sostenere il peso del problema migratorio».

«Lavoreremo insieme su una regia del G7 e G20, occasioni importanti per cercare di ricostruire il valore della fiducia dei cittadini nei confronti dell'economia, delle nostre istituzioni, della democrazia», ha detto ancora il premier.




  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino