Una storia di fede, determinazione e coraggio, quella dei genitori di due gemelline siamesi che erano nate attaccate all'altezza dell'addome e col fegato in comune. Le...
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Federico, ex difensore che vanta 100 presenze con il Mantova in serie B, si è ritirato relativamente giovane, a 33 anni, nel 2014, per aprire un'agenzia di viaggi specializzata in pellegrinaggi dopo un viaggio a Medjugorje con la moglie. «Il calcio mi ha dato da mangiare per tanti anni, resterà sempre una passione ma ho capito che la fede era più importante» - ha spiegato Federico, oggi 37enne - «Aprire quest'attività è stato un azzardo, soprattutto per il venir meno della sicurezza economica che poteva garantirmi lo stipendio da calciatore, ma ho fatto tutto con l'aiuto della fede». Quella stessa fede che ha aiutato lui e Claudia ad affrontare le tante difficoltà sorte in seguito al parto. I due coniugi, infatti, si erano rivolti ad un sacerdote di Cremona che conoscevano: «Non vogliamo pensare neanche lontanamente all'aborto, ma saremo capaci di affrontare questa prova?».
La preghiera e la fede hanno dato tantissima forza a Federico e Claudia. Alla fine, tutto si è risolto per il meglio: il 31 gennaio, all'ospedale di Bergamo, il chirurgo Maurizio Cheli, affiancato dai colleghi Giuseppe Locatelli e Michele Colledan, hanno eseguito con successo la delicatissima operazione. «L’incidenza di nascite di gemelli siamesi è stimata in una ogni 200 mila. Nel mondo vengono operati dai 6 agli 8 casi ogni anno. I centri più attivi sono New York e Londra» - ha spiegato Cheli - « In Italia questo è il terzo caso in pochi mesi, dopo i due interventi eseguiti al Bambino Gesù di Roma su bambini nati all’estero». Le due bimbe, dimesse il 4 marzo dall'ospedale, pochi giorni fa sono tornate per un controllo: il decorso post-operatorio è andato alla perfezione e ora le piccole stanno bene. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino