Gaetano, il papà che passa tutte le mattine nel cortile di scuola per assistere la figlia

Gaetano Digregorio (Repubblica)
BARI - Fino a due anni fa Claudia era una bambina che respirava, camminava, giocava, andava a scuola. Lo fa anche oggi, ma si sposta su una sedia a rotelle e respira con una...

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BARI - Fino a due anni fa Claudia era una bambina che respirava, camminava, giocava, andava a scuola. Lo fa anche oggi, ma si sposta su una sedia a rotelle e respira con una volvola tracheotomica. Il giorno degli esami di scuola media la ragazzina ha avuto una forte crisi respiratoria, per due settimane non si è risvegliata e le conseguenze sono state gravi e ancora inspiegate: «Una malattia senza nome. Non so neanche contro chi bestemmiare», ha raccontato il padre di Claudia, Gaetano Digregorio, sulle pagine di Repubblica.




Anche la vita di Gaetano da quel giorno è cambiata: prima faceva il meccanico nella sua officina di Santeramo di Bari, ora tutti i giorni, dalle 8 alle 13.30, resta in auto nel cortile della scuola che frequenta Claudia pur di starle vicino. L'officina la tiene aperta solo nei tre mesi estivi, quando la moglie, che è un'insegnante, è in ferie.



Lui, papà Gaetano, ascolta la radio, a volte chiacchiera con insegnanti e bidelli, e quando serve va da Claudia, che lo accoglie con un sorriso. «Lei è lì dentro che studia, fa quello che devono fare le ragazzine della sua età. E io l'aspetto qui fuori. Se ha bisogno di qualcosa ci sono». «Mi chiedono: come faccio? Perché lo faccio? Ci ho pensato. E ho trovato una risposta soltanto: non c'è nessun altro posto al mondo in cui dovrei stare, se non qui». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino