Funerali Vittorio Emanuele di Savoia, ecco tutti i Reali presenti. Lettera “affettuosa” dei Windsor, ma non sono stati a Torino

Per la famiglia Savoia saranno presenti Maria Pia di Savoia e il principe Aimone con la moglie, mentre le altre due sorelle Maria Gabriella e Maria Beatrice sono rimaste rispettivamente in Svizzera e in Messico per motivi di salute

La terra di Napoli, sua città di nascita, nella Torino che ne vedrà le spoglie. In una giornata piovosa - «anche il cielo piange per la scomparsa di mio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La terra di Napoli, sua città di nascita, nella Torino che ne vedrà le spoglie. In una giornata piovosa - «anche il cielo piange per la scomparsa di mio padre» aveva detto ieri Emanuele Filiberto- sono stati celebrati i funerali di Vittorio Emanuele, il mancato re d'Italia, morto a 86 anni. Rose rosse e gigli, i colori di Casa Savoia, hanno invaso il duomo a cui si è aggiunto il verde per comporre la bandiera italiana. Le note sono state quelle dell'Inno Sardo intonate dal Coro Francesco Veniero della chiesa Santuario Madonna del Pilone, «il coro dei Savoia!», dice fiero il maestro Franco Gabriele Turicchi. Nel duomo si fa silenzio quando entra Marina Doria, moglie amatissima di Vittorio Emanuele per settant'anni: occhiali scuri e capelli legati in una coda bassa, ha percorso la navata centrale con il capo chino.

 

Dopo di lei sono entrate la nuora Clotilde e le nipoti Vittoria e Luisa. Emanuele Filiberto era dietro il feretro, commosso fino alle lacrime in molti passaggi dell'omelia. «Ora che Vittorio Emanuele vede Gesù negli occhi fa bene a dirgli 'Grazie» - ha detto Paolo de Nicolò, gran priore degli ordini dinastici della Real Casa - Il Signore gli ha fatto grandi doni, la sua consorte Marina Doria e il figlio Emanuele Filiberto, e il Casato dei Savoia. Una così ampia partecipazione è la testimonianza del bene concreto che il principe Vittorio Emanuele ha saputo donare a quanti lo hanno conosciuto. Nella sua umana fragilità ha saputo essere un uomo il cui ricordo vive e vivrà in tutti noi. Alle generazioni che seguiranno in particolare al principe Emanuele Filiberto e alle principesse Vittoria e Luisa il compito di rendere contemporaneo il suo agire in favore dei poveri e dei bisognosi. A Marina Doria il nostro commovente abbraccio. Vittorio Emanuele dal Cielo sarà orgoglioso di vedere quanto realizzerete nel nome della Casa Savoia«.

Anche papa Francesco ha mandato un messaggio di benedizione. Ma quella di oggi non è stata solo la giornata dei funerali di Vittorio Emanuele, è stato un cambio di passo in casa Savoia, la nuova generazione che traccia una linea all'insegna della concordia, giurano in molti. Aimone di Savoia Aosta - figlio di Amedeo d'Aosta in lite con Vittorio Emanuele per motivi dinastici - è arrivato davanti al duomo un'ora prima delle esequie e, particolare che non è sfuggito ai nostalgici, ha apposto il Drappo reale sulla bara. »È un gesto che mi commuove«, ha detto uno di loro asciugandosi le lacrime, e tanti lo hanno imitato. »Sono molto felice, ma tra Aimone e me ci sono sempre stati una forte amicizia e un grande affetto«, ha commentato Emanuele Filiberto dopo i funerali. Dopo la benedizione della bara la regina emerita di Spagna Sofia e poi Carlo Alberto di Monaco hanno abbracciato Marina Doria e Emanuele Filiberto. Madre e figlio, prima che l'auto portasse via le spoglie di Vittorio Emanuele, hanno dato un bacio e una carezza alla bara. Ultima destinazione sarà Superga. »Già da tanto tempo papà voleva essere sepolto a Superga - ha detto Emanuele Filiberto prima di andare via, sciogliendosi in un sorriso - Mio padre è nato a Napoli e sarà sepolto a Torino: è questa l'unità d'Italia, è questa la nostra Italia, è questa casa Savoia«.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino