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«Se tu sei in piedi è grazie a me, ma lo vuoi capire». Con questo tono Davide Flachi, figlio dello storico boss della 'ndrangheta del quartiere milanese Comasina, avrebbe messo in chiaro i rapporti «gerarchici» con Franco Terlizzi, ex pugile di cui si ricorda la partecipazione 4 anni fa al reality L'isola dei famosi e per la Dda di Milano, come si è scoperto col blitz di ieri, presunto «prestanome» dell'erede di Pepè Flachi, morto a gennaio.
L'indagine
Oggi, l'ex naufrago è uscito dal carcere di Monza per andare ai domiciliari. Lo ha deciso il gip di Monza Silvia Pansini accogliendo le istanze dei difensori, gli avvocati Marcello Perillo e Antonino Crea. Nell'ordinanza si dice che va considerato «lo stato di incensuratezza» ed il «suo mancato coinvolgimento», perché non ci sono accuse a suo carico sul punto, «nella ben più grave ed allarmante vicenda» emersa dall'inchiesta, ossia traffici di droga e armi ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso.
«Siamo molto soddisfatti, il gip di Monza Silvia Pansini ha ripreso integralmente le doglianze di questa mattina e questo ci rende soddisfatti anche perché sarebbe stato troppo gravoso il carcere per chi è accusato di reati che non c'entrano nulla con le armi e la droga o reati gravi contestati ad altri», dice all'Adnkronos l'avvocato Marcello Perillo che insieme al collega Antonino Crea difende Terlizzi.
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