Francesca uccisa dal compagno per Facebook: «Aveva falso profilo»

Il ritrovamento del corpo di Francesca Milano
BARI - Uccisa dal compagno per aver usato Facebook. Il cadavere di una donna, Francesca Milano, di 42 anni, di Gioia del Colle, Bari, scomparsa da casa la sera del 26 dicembre, è...

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BARI - Uccisa dal compagno per aver usato Facebook. Il cadavere di una donna, Francesca Milano, di 42 anni, di Gioia del Colle, Bari, scomparsa da casa la sera del 26 dicembre, è stato ritrovato in nottata dai carabinieri nelle campagne del comune barese. La donna sarebbe stata strangolata. A compiere l'assassinio sarebbe stato il presunto compagno della donna, Nunzio Proscia, di 40 anni, che, interrogato per ore nella notte dai carabinieri, avrebbe ammesso le proprie responsabilità ed è stato arrestato. A far ritrovare il cadavere sarebbe stato proprio l'uomo.




UCCISA PER UN PROFILO SU FACEBOOK Francesca Milano, secondo quanto ha raccontato agli investigatori il compagno Nunzio Proscia, di 40 anni, sarebbe stata strangolata per gelosia dopo una lite a causa di un profilo su Facebook aperto dalla donna con un altro nome. A far ritrovare il cadavere sarebbe stato proprio l'uomo.



LA CONFESSIONE: "STRANGOLATA PER GELOSIA" Era scomparsa da casa la sera di Santo Stefano, intorno alle 22.00. Il suo corpo è stato trovato nella notte dai carabinieri nelle campagne di Castellaneta (Taranto), ad una ventina di chilometri da Gioia del Colle dove la donna, separata e madre di due bambine, viveva. Ad indicare agli investigatori il luogo dove era stato adagiato il cadavere, tra i rovi, in una campagna che si trova in contrada Tafuri, a Castellaneta, è stato l'assassino, Nunzio Proscia, quarantenne che dopo lunghe ore di interrogatorio è crollato ammettendo le proprie responsabilità: ha ucciso, strangolandola, Francesca Milano, 42 anni, con la quale da qualche tempo aveva una relazione, durante un litigio.



Lo ha fatto per gelosia, perchè aveva scoperto che la donna aveva aperto un profilo su Facebook, utilizzando un altro nome. Della donna non si avevano più notizie dalla sera di Santo Stefano: la famiglia aveva immediatamente dato l'allarme ed erano scattate le ricerche dei carabinieri del Reparto Operativo di Bari e della compagnia di Gioia del Colle. Nunzio Proscia, giardiniere, secondo quanto poi ha raccontato agli investigatori, il 26 dicembre ha aspettato che Francesca Milano uscisse da una sala bingo a Putignano (Bari), dove la donna, che lavorava occasionalmente come bracciante agricola, era andata a giocare con alcuni amici.



Avrebbe quindi costretto la compagna a salire nell'auto di proprietà della donna stessa, una Y10, e qui durante una discussione le ha messo le mani al collo e l'ha soffocata. Poi ha caricato il cadavere nel suo automezzo, un Fiat Doblò, e l'ha portato nelle campagne di Castellaneta. La relazione tra i due era cominciata un pò di tempo fa: Proscia voleva ufficializzare il loro rapporto, la donna no e, anzi, da qualche giorno aveva deciso di allontanarsi da lui.



Francesca aveva aperto un profilo su Facebook, con un altro nome, quello di Veronica Milano e aveva scelto come immagine quella di Lady Oscar, l'eroina della serie televisiva degli anni 80. Ma lui lo aveva scoperto e, sempre su Fb, aveva cercato di seguire i movimento della donna, dopo aver aperto anche lui un account non autentico. È stata la famiglia della donna, che non aveva mai visto di buon occhio l'unione tra i due, ad indicare l'uomo agli investigatori che poi l' hanno interrogato a lungo nella sede dei Carabinieri di Gioia del Colle, alla presenza del pm di turno della Procura di Bari, Francesco Bretone, riuscendo a fargli confessare il delitto. Sul luogo del ritrovamento del cadavere sono intervenuti i carabinieri della sezione Investigazioni scientifiche di Bari.
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Il Gazzettino