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Avrebbe compiuto 25 anni a novembre, ma non ci sarà nessuna festa, nessun apericena, nessun brindisi, nessuna torta. Solo dolore, tanto dolore perchè Francesca Lafragola è morta martedì sera in un incidente sulla Superstrada Cassino-Sora, mentre era in sella alla moto, stretta al suo fidanzato Luca, rimasto gravemente ferito. Stava tornando a casa, dove non è mai arrivata.
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Francesca Lafragola, chi era
Sono ore di angoscia a Cassino, dove lavorava in un bar e dove in mattinata all'ospedale Santa Scolastoca è stata aperta la camera ardente. Un via vai di amici, parenti e semplici conoscenti in queste ore all'obitorio di Cassino. Francesca, una ragazza, viso pulito e sguardo sincero è rimasta nei cuori di chi l'ha conosciuta. Animo altruista, inclusivo e generoso, in uno dei suoi ultimi post sui social scriveva: "Quando qualcuno vi dice che siete diversi, sorridete, alzate la testa e siatene orgogliosi". Tanti i ricordi, tante le parole per lei. "Un'anima troppo buona", cosi la ricorda un'amica. Un'altra: "Vola più in alto che puoi piccola stella. Resterai in un mio ricordo".
A ricordarla è stata anche l'istituito superiore San Benedetto di Cassino, dove si era diplomata. "La comunità dell'IIS San Benedetto di Cassino - è stato scritto sui social .
Francesca Lafragola, luce sulla dinamica
Ora saranno le forze dell'ordine a fare luce sulla dinamica dello scontro, tra la moto e un'auto, che c'è stata alle 19.45 di martedì sulla superstrada Cassino-Sora, nel tratto cassinate. Lei è morta sul colpo, il fidanzato Luca è stato trasportato con un'eliambulanza in un ospedale della Capitale. Viaggiavano entrambi su una moto. L'impatto è avvenuto nel tratto tra Sant'Elia e Cassino. Il conducente dell'auto, una Fiat Punto, è stato visitato e sottoposto alle cure dei sanitari del 118. Per lui tanto spavento, ma, a quanto pare, nulla di grave.
Resta il dolore, ma anche la rabbia per il tratto killer di Superstrada, teatro negli ultimi anni di tragedie. Ieri sera le sirene dei mezzi di soccorso hanno richiamato sul luogo del mortale amici e conoscenti, ci sono state scene di disperazione. “Questa è una strada killer, non è possibile che siamo rimasti a 30 anni fa, senza una messa in sicurezza” hanno urlavato, disperati, gli amici della ragazza. Un grido al quale si sono aggiunti in tanti appresa la triste notizia.
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Il Gazzettino