C’è il via libera Ue. C’è la circolare diffusa dall’Abi a tutte le banche che certifica «la piena operatività delle misure previste,...
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Si spera a questo punto che la «liquidità sia immediata» come chiede il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che oltre alle garanzie dello Stato, chiede «indennizzi e contributi a fondo perduto». Questione di pochi giorni, assicurano le banche. Basta la verifica formale da parte della banca del rispetto dei requisiti previsti da Decreto Liquidità in base al «modulo economico-finanziario» presentato.
A quel punto, la garanzia gratuita dello Stato scatterà in automatico, e la banca farà partire il bonifico senza ulteriore istruttoria del Fondo centrale di garanzia Pmi. Dunque la burocrazia sembra ridotta al minimo. E anche considerando la mole di richieste che arriveranno dalle Piccole e medie imprese, sarà questione di giorni. Ammesso che non ci siano ingorghi per scaricare il Modulo di 9 pagine annunciato dal Mise.
Stamattina, 14 aprile, il sito «fondidigaranzia» indicato dal Mise era già in tilt. Del resto sono oltre 5 milioni le Pmi attive in Italia. Per i finanziamenti oltre 25.000 euro si dovrà invece aspettare gli altri moduli. L’annuncio è arrivato proprio dal Mise È disponibile on line sul sito «fondidigaranzia» il modulo per la richiesta di garanzia fino a 25mila euro, che il beneficiario dovrà compilare e inviare per mail (anche non certificata) alla banca o al confidi al quale si rivolgerà per richiedere il finanziamento, ha annunciato il Ministero dopo il via libera della Ue al Dl Imprese.
Il Mise e Mediocredito Centrale, gestore del Fondo di Garanzia, stanno inoltre lavorando insieme all’Abi per rendere attivi e disponibili, in tempi brevi, tutti i sistemi informatici e la modulistica necessaria. Il Mise sottolinea poi come, «allo stesso tempo, si sta lavorando per accelerare le istruttorie bancarie con l’obiettivo di ridurre a pochissimi giorni il tempo di attesa tra la richiesta di finanziamento e l’accredito delle somme richieste sul proprio conto corrente». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino