FOLIGNO - «I controlli alla sosta nel parcheggio dell’ospedale? Funzionano, io ne sono la prova». E’ il commento, a caldo, del direttore generale dell’Ausl Umbria 2,...
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Un episodio, quest’ultimo, che riporta al centro dell’attenzione la questione della sosta in ospedale. Le aree ad uso pubblico, infatti, come dimostrato, come ultimo esempio, anche dalla sanzione comminata al direttore generale Fratini, vengono controllate così da accertare la regolarità di posteggio. Resta, vale ricordarlo, ancora aperta la questione dei posteggiatori abusivi che ad ondate si piazzano, in particolare, nell’area destinata al parcheggio del versante principale dell’ospedale. Una situazione complessa che, nonostante le ripetute retate da parte delle forze dell’ordine si reitera nel tempo.
«E’ bene chiarire - spiega un utente del parcheggio dell’ospedale - con chi per vivere chiede l’elemosina. Tante persone, nonostante le difficoltà dovute alla crisi, mettono comunque mano al portafogli per dare ciò che possono ai bisognosi. Ciò che non si sopporta, ed e spesso diviene vera esasperazione, è l’insistenza con cui queste persone, veri e propri questuanti seriali se mi si consente il termine, quasi obbligano gli utenti del parcheggio a dare loro denari. Non va dimenticato - prosegue - che quei posteggi sono gratuiti e a servizio di quanti si recano in ospedale, per visite ai ricoverati o per sottoporsi - è la conclusione - personalmente a controlli». Per cercare in qualche modo di trovare una soluzione per evitare spiacevoli episodi legati alla sosta in ospedale, c’è chi propone, se non già operative, l’istallazione di un sistema di veideosorveglianza utile a fare, per quanto possibile, da deterrente. Ma anche un occhio elettronico in più, che potrebbe fornire supporto utile alle indagini delle forze dell’ordine in caso di commissione di reati. Qualsiasi sarà la soluzione che verrà praticata per arginare, in via sempre più efficace, il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, la necessità di dare una risposta alle istanze di dipendenti e utenti dell’ospedale non può più essere rimandata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino