Per anni ha picchiato la compagna, anche frustandola davanti alla figlia piccola, e dopo la fine del loro rapporto ha iniziato a perseguitarla, arrivando perfino a ferirla alla...
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I militari della tenenza di Pontassieve (Fi) ieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo residente nel paese, indagato per la commissione di una serie di violenze e vessazioni sia psicologiche che fisiche nei confronti della convivente, commesse anche in presenza della figlia minorenne della coppia. Il nucleo familiare era da tempo seguito dai servizi sociali per criticità emerse nella gestione familiare, anche a causa di problemi legati all'abuso di alcool e all'uso saltuario di stupefacenti da parte dell'uomo, il quale era seguito anche dal servizio per le dipendenze della Asl di Firenze.
La coppia aveva deciso di separarsi poco tempo dopo il provvedimento di allontanamento della figlia dall'abitazione familiare ed il suo collocamento insieme alla madre in una struttura di accoglienza. Come ogni relazione malata, l'interruzione della relazione tra i due aveva portato dei pesanti strascichi, con numerose telefonate e l'invio da parte dell'uomo di numerosi sms minacciosi, oltre a insistenti richieste di ulteriori incontri chiarificatori, ai quali la donna anche per i sensi di colpa vissuti ha deciso di presentarsi. Proprio in occasione dell'ultimo appuntamento, in una zona isolata e al termine dell'ennesima discussione, l'uomo ha estratto un coltello, ha afferrato al collo l'ex compagna, provocando ematomi e lesioni personali giudicate guaribili in 30 giorni. Poi l'uomo avrebbe cosparso la donna di alcol e anche la sua auto, nel tentativo di darle fuoco.
Dopo aver cercato invano aiuto, la donna è riuscita a liberarsi e a guadagnare la fuga, trovando rifugio presso la casa di accoglienza dove dimorava insieme alla figlia minore.
Il Gazzettino