Film horror durante l'ora di supplenza in una scuola media di Cremona: studenti svengono dalla paura. Ira dei genitori

Le famiglie hanno scritto una lettera al dirigente scolastico per lamentare l’eccesso di leggerezza che avrebbe esposto i loro figli a quelle scene inappropriate.

Film horror durante l'ora di supplenza in una scuola media di Cremona: studenti svengono dalla paura. Ira dei genitori
Guardare un film horror in «un’ora di buco» a scuola? Niente di strano, se non fosse che la pellicola che gli studenti di una terza media di una scuola...

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Guardare un film horror in «un’ora di buco» a scuola? Niente di strano, se non fosse che la pellicola che gli studenti di una terza media di una scuola di Cremona hanno scelto è "Terrifier": film horror che - già nella sua uscita nelle sale nel 2018 - provocò reazioni di choc tra gli spettatori. Com' è successo tra gli studenti. La classe terza che ha proposto al supplente il film «Terrifier» deve infatti aver sopravvalutato la propria tolleranza alle scene cruente contenute nella pellicola: durante la proiezione diversi alunni avrebbero accusato «malori», come riporta il Corriere della Sera.

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Il film

L’opera del 2018 realizzata dal regista Damien Leone è vietata ai minori di 18 anni. Non a caso, considerati gli occhi cavati, i corpi squartati e fiumi di sangue che si vedono negli 86 minuti dello slasher movie (il genere cinematografico in cui il protagonista è un maniaco omicida, in questo caso il pagliaccio Art The Clown ndr). E che sembrano aver turbato notevolmente gli spettatori tredicenni, alcuni dei quali sono rincasati ancora in stato di choc. Scatenando l’ira dei genitori. I più scandalizzati hanno infatti scritto una lettera al dirigente scolastico per lamentare l’eccesso di leggerezza che avrebbe esposto i loro figli a quelle scene inappropriate.

La polemica

Nessun commento da parte del preside, che tuttavia ha assicurato che l’amministrazione scolastica ha agito nelle modalità previste. Avrebbe inoltre risolto la questione, mettendo a confronto il docente in questione con studenti e genitori. Un compromesso che non avrebbe spento del tutto la rabbia e lo sgomento. A scagliarsi contro l’istituto è anche Giovanni Schintu, gestore del cinema-teatro Filo. «Lascia davvero senza parole — ha commentato al Corriere — la superficialità con la quale il docente ha acconsentito alla visione del film senza nemmeno informarsi sulla tipologia. Lasciando poi agli studenti stessi la scelta ultima di cosa vedere. E questo lascia intendere come il cinema purtroppo e troppo spesso, sia ritenuto da molti un banale momento di intrattenimento».

 

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Il Gazzettino