Il nome suona piuttosto ambizioso: "Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione". Concretamente, è un tentativo della Ue di indirizzare una piccola...
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Come sono stati distribuiti i soldi? Se si guarda ai Paesi membri, i tre che hanno sfruttato di più il Feg sono Francia, Irlanda e Danimarca. Segue l'Italia con una somma di circa 60 milioni destinata a 12.800 lavoratori e dunque una quota del 10 per cento (a fronte di contributi totali al bilancio Ue che valgono il 12-13 per cento). Gli interventi hanno riguardato crisi come quelle di Merloni, De Tomaso, Whirpool, Alitalia e interi settori come il tessile e le costruzioni all'interno di specifiche Regioni.
«Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è una delle manifestazioni più concrete della solidarietà europea - ha commentato Marianne Thyssen, commissaria responsabile per l'occupazione e gli affari sociali - ha un evidente valore aggiunto poiché completa i meccanismi nazionali di sostegno ai lavoratori coinvolti nei licenziamenti collettivi e finanzia misure adeguate alle loro esigenze specifiche aiutandoli a ripartire» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino