Coronavirus, sondaggio Swg: 20% italiani scettico su mascherine e distanze, non sa se rispetterà gli obblighi

Coronavirus, sondaggio Swg: 20% italiani scettico su mascherine e distanze, non sa se rispetterà gli obblighi
Se tra gli italiani c'è una diffusa consapevolezza dell'utilità dei comportamenti prudenziali contro la diffusione del Coronavirus nella Fase 2 (in primis...

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Se tra gli italiani c'è una diffusa consapevolezza dell'utilità dei comportamenti prudenziali contro la diffusione del Coronavirus nella Fase 2 (in primis mascherine e distanziamento sociale) c'è tuttavia un 20% che si dice scettico e non garantisce di volerle rispettare. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Swg su un campione nazionale rappresentativo tra il 29 aprile e il 4 maggio.


Molti degli accorgimenti per arginare la diffusione del coronavirus sembrano essere stati oramai assimilati dalle persone (la distanza sociale viene ritenuta efficace per il contenimento del virus per quasi 8 italiani su 10) e l'intenzione prevalente è di non abbassare la guardia nemmeno nelle prossime settimane, anche se ciò comporterà per alcuni non pochi sacrifici. Ma due italiani su 10 non sono d'accordo. Circa la metà degli italiani (il 45%) considera il distanziamento sociale un grande sacrificio o una norma di difficile applicazione.

Nella Fase 2, emerge ancora dal sondaggio, si avranno sicuramente dei mutamenti nelle abitudini dei cittadini. Oltre all'utilizzo di mascherine e guanti, la limitazione di contatti e delle frequentazioni di luoghi affollati, appare probabile anche un aumento dei pagamenti tramite cellulare a fronte di una riduzione dell'uso dei contanti.
 
Secondo la rilevazione Swg gli italiani giudicano che la gestione dell'emergenza coronavirus nel loro Paese sia stata più efficace rispetto agli altri paesi europei, Germania compresa, e degli Stati Uniti: soltanto alla Corea del Sud viene riconosciuta un'efficacia maggiore. Sulla fase 2 la reazione dei cittadini non è omogenea, anzi in alcuni casi risulta anche contraddittoria. Meno della metà (il 39%) le approva del tutto, mentre la metà si divide tra chi le ritiene troppo restrittive e chi invece le valuta non sufficientemente prudenti.


Se gran parte delle singole misure risultano largamente condivise, sono invece considerate eccessivamente restrittive da più di un terzo dei cittadini le posticipazioni delle riaperture di parrucchieri, bar e ristoranti, ma anche il prolungamento del divieto di celebrare la Messa. In parte preoccupa invece la riapertura dei parchi e dei negozi.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino