Muore d’infarto dopo il massaggio cardiaco. Soccorritore lascia l’auto in divieto: multato

Muore d’infarto dopo il massaggio cardiaco. Soccorritore lascia l’auto in divieto: multato
FALCONARA - Quaranta minuti di massaggio cardiaco e manovre salva vita non sono stati in grado di strappare alla morte Vincenzo Caputo, originario di Cerignola ma da tempo...

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FALCONARA - Quaranta minuti di massaggio cardiaco e manovre salva vita non sono stati in grado di strappare alla morte Vincenzo Caputo, originario di Cerignola ma da tempo residente a Falconara. Caputo, 50 anni, libero professionista, è stato soccorso prontamente da un’équipe della Croce Gialla che è arrivata nell’abitazione. Il dramma si è svolto sotto lo sguardo atterrito dei vicini e dei commercianti della zona che hanno chiaramente udito le grida disperate della compagna. La donna aveva immediatamente intuito la gravità della situazione allertando subito la centrale del 118. Vincenzo Caputo si è sentito male ieri mattina intorno alle 7 nella sua abitazione di via Marsala 13 dove viveva appunto con la sua compagna. 


Nonostante il tenace tentativo di rianimarlo da parte del personale della Croce Gialla di Falconara il 50 enne è deceduto durante il trasporto all’ospedale di Torrette. Tante persone in lacrime ferme sul marciapiede hanno osservato l’ambulanza correre via. Molto probabilmente a stroncargli la vita è stato un infarto anche se la causa di morte non è stata ufficializzata in attesa della ricognizione cadaverica anche perché sulla salma di Vincenzo Caputo non sarà effettuata l’autopsia. 

Tra i soccorritori che ieri sono intervenuti in ausilio di Vincenzo Caputo anche un volontario di Sirolo che ha raggiunto con la sua auto la sede della Croce Gialla che si trova a pochi passi dalla casa di via Marsala, proprio per intervenire nel soccorso all’infartuato. Nonostante esibisse un permesso (valido per un’altra zona ma riferito al suo ruolo di volontario della Croce Gialla) la sua auto è stata multata da un ausiliario per sosta non autorizzata proprio mentre il suo proprietario era impegnato nelle manovre di salvataggio. 

Un episodio che ha suscitato particolare amarezza in tutte le persone presenti e al soccorritore che si è sentito ingiustamente sanzionato anche perché non era difficile intuire che il proprietario della vettura fosse in quel momento impegnato in un soccorso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino