Fabrizio Corona chiede aiuto al pm: «E' Natale, mi faccia uscire dal carcere»

Fabrizio Corona chiede aiuto al pm: «E' Natale, mi faccia uscire dal carcere»
MILANO «E’ Natale, dottoressa, mi aiuti». Il detenuto Fabrizio Corona fa leva sull’effetto Charles Dickens. In aula per il processo milanese in cui i giudici della sezione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MILANO «E’ Natale, dottoressa, mi aiuti». Il detenuto Fabrizio Corona fa leva sull’effetto Charles Dickens. In aula per il processo milanese in cui i giudici della sezione misure di prevenzione devono pronunciarsi in merito ai 12,6 milioni di euro, trovati in parte a casa di una sua collaboratrice in parte in due cassette di sicurezza in Austria, e del suo appartamento in via De Cristoforis, proprio a ridosso dalla movida milanese di corso Como, prende la parola e al pm Alessandra Dolci chiede un atto di clemenza: «Mi dia una mano a uscire dal carcere».

«HO PAGATO IL MIO CONTO ALLA GIUSTIZIA»
«Se il suo obiettivo è uscire di galera - risponde il pubblico ministero - faccia tesoro delle sue esperienze». Una risposta secca che segue il battibecco tra il paparazzo e il magistrato. «Io ho avuto molto tempo per studiare in carcere. La relazione del pm sulle imposte evase - sostiene Corona nelle sue dichiarazioni spontanee - è clamorosa e piena di bugie. Non si può scrivere quello che si vuole in un atto della Procura della Repubblica, siamo in uno Stato civile, non siamo in uno Stato in cui la magistratura può scrivere quello che vuole, vale per me e per tutti i cittadini», dice in aula. Corona ripete di aver già pagato il suo conto con la giustizia e il fisco: «Se devo vivere pagando e ripagando quando potrò essere libero? Se mi fate lavorare, guadagno 5 milioni dei euro in un anno e ve li do, così sono pulito», chiosa. Secca la replica del pm all’imputato e al collegio: «Vorrei che alla prossima occasione gli togliesse la parola», afferma, chiedendo ai ai giudici «l’ammonizione» dell’imputato. Il quale subito ribatte: «Io ho il diritto di difendermi. Se in un atto c’è qualcosa di non vero, io lo devo dire. Siamo in un Paese civile, non lo faccio solo per me, ma per tutti i cittadini italiani». L’udienza è stata rinviata al 9 gennaio prossimo, dopo l’acquisizione da parte dei giudici di nuova documentazione fornita dal pm e della difesa del paparazzo.

PROMOZIONE DEL BRAND

Intanto anche dal carcere la “premiata ditta” Fabrizio Corona continua a macinare lavoro. L’immagine è tutto, per i fotografo, e va continuamente alimentata tra gossip e notizie giudiziarie che appassionare i suoi fan. Questa volta, per tutelare il suo marchio, il paparazzo si è affidato a un’agenzia di comunicazione, la milanese Match Picture che segue personaggi come Elenoire Casalegno, Aida Yespica e Claudia Galanti. Ieri, a tutti i giornalisti che si occupano dei suoi processi, ha spedito una mail per ricordare l’udienza davanti alla sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano. «Prosegue il processo contro Fabrizio Corona, per il sequestro della sua casa e per i redditi non dichiarati. Ci saranno importanti novità», ha anticipato l’agenzia di comunicazione. Gli addetti stampa, interpellati a proposito del lavoro per Corona, spiegano che si tratta per il momento «di un incarico limitato alla sola udienza di domani», perché normalmente dei rapporti con la stampa si occupano i difensori del fotografo, gli avvocati Ivano Chiesa e Luca Sirotti.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino