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Il Made in Italy nel 2021 è prossimo a raggiungere il suo export record da 50 miliardi con un balzo dell'11,2% rispetto al 2020. È quanto emerge dalle proiezioni di Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei primi sei mesi del 2021. «Un risultato ottenuto - sottolinea la Coldiretti - nonostante le difficoltà degli scambi commerciali e il lockdown in tutti i continenti della ristorazione che ha pesantemente colpito la cucina italiana ma anche favorito il ritorno globale alla preparazione casalinga dei pasti con il boom delle ricette Made in Italy. L'emergenza sanitaria Covid - precisa la Coldiretti - ha provocato una svolta salutista nei consumatori a livello globale che hanno privilegiato la scelta nel carrello di prodotti alleati del benessere come quelli della dieta mediterranea.
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E si attende nei prossimi mesi - continua la Coldiretti - l'impatto positivo sulle vendite all'estero della vittoria agli europei di calcio che hanno dato prestigio all'immagine del Made in Italy».
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Positivo l'andamento anche in Germania che si classifica al primo posto tra i Paesi importatori di italian food con un incremento del 6,8%, praticamente lo stesso della Francia (+6,7%) che si colloca al terzo posto mentre al quarto la Gran Bretagna dove a causa della Brexit, con l'appesantimento dei carichi amministrativi, l'export alimentare crolla invece del'4,6%. Fra gli altri mercati - evidenzia la Coldiretti - si segnala la crescita del 16,5% in quello russo e un vero e proprio balzo in avanti di quello cinese con +57,7%.
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