«Il successo dell'Esposizione universale è emblematico del valore e delle potenzialità italiane. Il territorio milanese - e con esso l'intera Lombardia - non è stato...
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Lo scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un intervento sul «Sole 24 Ore a una settimana dal termine dell'esposizione internazionale che anche ieri è stata presa d'assalto da decine di migliaia di visitatori.
«Milano - afferma il Capo dello Stato - ha dato una lezione significativa all'esordio di Expo quando la città ha reagito alle devastazioni di gruppi di violenti che volevano annegare tutto nel loro nichilismo. La risposta civica dei milanesi è stata straordinaria: una prova di responsabilità, un segno di maturità e di unità, un desiderio di futuro migliore che ha suscitato ammirazione in tutto il Paese. In quarantotto ore i muri sono stati puliti, le ferite sanate e la bellezza ha vinto sulla violenza. Sono comportamenti che confermano valori civici e generano cultura».
Il Presidente sottolinea, inoltre, che «l'economia è più forte quando ha alle spalle una rete robusta di solidarietà, un sistema di imprese coscienti della propria funzione sociale, un retroterra di legalità, conoscenze diffuse, passioni civili. La sfida della società globale può essere affrontata soltanto allargando lo sguardo e cogliendo le nuove connessioni. Dobbiamo far crescere la qualità: nella vita pubblica come nel mercato. Milano può essere di stimolo in questo: rafforzando il dialogo e la sinergia tra università e impresa, tra ricerca e società, affinché tutti traggano vantaggio dalla spinta all'innovazione».
Dopo aver ricordato che «la qualità della vita sociale dipende anche da una giustizia più rapida e che funzioni bene» e che «la fruizione di nuovi diritti richiede una maggiore consapevolezza dei doveri», Mattarella avverte «Puntare alla crescita della domanda interna impone una riduzione delle diseguaglianze. Si potrebbe continuare a lungo nell'indicare i legami stringenti tra ambiti che, alle volte, continuano ad apparire separati».
«Questa stagione della vita nazionale, questa speranza di un nuovo sviluppo sostenibile, attribuisce a Milano e alla Lombardia una rinnovata funzione di traino e credo che, ancor più del passato, debba essere esercitata in chiave di unità. La strada del progresso ha possibilità di successo se ha con sé il Paese intero. Non divisione, ma interdipendenza.
Non distacco, ma scambio di intelligenze e risorse nella crescita. Non ci sarà crescita dell'Italia senza unità». «L'Expo -sottolinea Il Capo dello Stato- è stata prova di unità sotto molti profili. Anche per questo ha avuto successo. Ha coinvolto concretamente, fin dal giorno in cui è stata concepita la candidatura italiana, governi centrali e amministrazioni locali di segno politico diverso. Tutti hanno lavorato per un risultato che è andato a beneficio dell'intero Paese. Ora la responsabilità comune si proietta sul futuro. Sul futuro dei progetti avviati nell'Esposizione. Sulla valorizzazione dell'area espositiva».
«Tante sono le attese: non possono andare deluse. Expo continua - scrive il Presidente della Repubblica- a essere un'opportunità ed una sfida. Il sistema economico e il sistema politico sono chiamati a un salto in avanti. Si apre una nuova stagione nella quale dobbiamo essere più consapevoli del nostro valore e delle nostre risorse, con un senso maggiore del bene comune. Lo sanno gli imprenditori, lo sanno i giovani, lo sa chi cerca lavoro, in un ambito sempre più internazionale. Milano può svolgere un ruolo di stimolo per l'integrazione europea».
«C'è ancora poca Europa - avverte - nella nostra Unione.
Il Gazzettino