Expo, i 5 arrestati per gli scontri respingono le accuse: «Maschera antigas? Per lo smog»

Expo, i 5 arrestati per gli scontri respingono le accuse: «Maschera antigas? Per lo smog»
Il gip di Milano Donatella Banci Buonamici si è riservata sulla convalida dell'arresto e sulla misura della custodia cautelare in carcere chiesta dai pm nei confronti delle...

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Il gip di Milano Donatella Banci Buonamici si è riservata sulla convalida dell'arresto e sulla misura della custodia cautelare in carcere chiesta dai pm nei confronti delle cinque persone bloccate venerdì scorso durante il corteo 'No Expo' a Milano.




Interrogati dal giudice nel carcere milanese di San Vittore, gli arrestati, tutti accusati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall'uso di armi improprie e dal numero dei partecipanti, hanno respinto gli addebiti.



Jacopo Piva, residente a Rozzano, nell'hinterland milanese, lavora come commesso in un negozio di calzature. Alle spalle ha solo una denuncia, lo scorso agosto, per aver tracciato una 'tag' su una pensilina. Il giovane, secondo quanto ha riferito il suo difensore, l'avvocato Loris Panfili, ha raccontato al gip di essere andato a Milano solo per «partecipare alla manifestazione del primo maggio, contro il precariato contro l'Expo» e di essersi trovato «nel mezzo degli scontri provocati da altre persone». Ha spiegato inoltre che la mascherina, trovata dalle forze dell'ordine nel suo zaino, «serviva solo per

riparare dallo smog circolando in bicicletta».



«La mia assistita ha spiegato di non aver partecipato agli scontri, e di essere andata al corteo con alcuni amici per manifestare pacificamente», ha spiegato l'avvocato Paolo Antimiani, difensore di Heidi Panzetta, la donna 41enne, che ha una figlia e lavora come barista, arrestata il primo maggio in zona Pagano. «È accusata di aver preso dei bastoni in mano ma lei ha negato tutto - ha sottolineato - spero che i filmati chiariscano la situazione».



Ha respinto gli addebiti anche Pasquale Davide, elettricista 32enne di Tortona (Alessandra), accusato anche di lancio di oggetti pericolosi. «Ha spiegato di aver solo raccolto un bullone e di averlo gettato subito a terra - ha sostenuto il suo difensore, l'avvocato Daniele Cattaneo -, e di essersi coperto il volto con la felpa per ripararsi dal fumo dei lacrimogeni. Non è contrario a Expo - ha concluso - ed è venuto a Milano per partecipare alla 'May day parade' del primo maggio in quanto lavoratore precario». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino