Un'evasione delle imposte da 25 milioni di euro. È quanto viene contestato a due fratelli consulenti assicurativi, scoperti nell'ambito di controlli della Guardia...
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Dalle indagini era emerso che i due avevano conseguito, grazie all'attività di consulenza rivolta per lo più a vittime di gravissimi sinistri stradali anche mortali, compensi per oltre 70 milioni di euro, dichiarando al Fisco, negli anni dal 2009 al 2013, una parte irrisoria del loro ammontare e omettendo così il versamento di imposte dirette per oltre 16 milioni e di Iva per circa 7 milioni di euro. I militari avevano ricostruito il loro patrimonio ma entrambi avevano chiuso in tutta fretta i loro rapporti finanziari in Italia trasferendo le cospicue disponibilità liquide nel Principato di Monaco, dove nel frattempo uno dei due aveva trasferito la propria residenza anagrafica, pur continuando, in realtà, a vivere in Italia.
I due avevano inoltre simulato atti di alienazione dei propri beni a società create ad hoc e a parenti compiacenti residenti in Svizzera vanificando il primo provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma.
Il Gazzettino