Quando cominciò a collaborare con gli inquirenti, nel dicembre del 2016, le sue dichiarazioni fecero tremare i palazzi della politica. Venne ribattezzato il «sistema...
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Nell'indagine anche alcuni nomi di spicco tra cui quelli degli ex parlamentari Denis Verdini e Luciano Ciocchetti a cui i pm contestano il reato di finanziamento illecito e dell'ex presidente dell'assemblea capitolina, Mirko Coratti, già condannato a 4 anni e 6 mesi in secondo grado nell'indagine denominata «Mafia Capitale». Nell'ordinanza di arresto il gip Maria Paola Tomaselli delinea i contorni del sistema corruttivo. «Chiara è la messa a disposizione del pubblico ufficiale e il suo totale asservimento agli interessi del privato - scrive il magistrato- al cui perseguimento egli piega, con completa assenza di ogni scrupolo, la propria pubblica funzione in una confusione di ruoli per cui si registra una inquietante coincidenza di interessi». I carabinieri del nucleo investigativo hanno svolto perquisizioni nelle abitazioni di Verdini e Ciocchetti. Secondo quanto accertato dagli inquirenti Verdini avrebbe ottenuto da Scarpellini in comodato d'uso dal giugno del 2016 al giugno del 2017 un appartamento in via Poli destinato a sede della Fondazione legata ad Ala. Con l'ex coordinatore del Pdl è indagato anche l'allora deputato Massimo Parisi, legale rappresentante dell'omonima associazione politica.
A Ciocchetti, che ha rivestito il ruolo di vicepresidente della Regione Lazio e di assessore alle Politiche del territorio, Scarpellini, scrive l'accusa, ha affidato gratuitamente un immobile in via Lucrezio Caro, che gli ha consentito di risparmiare 200mila euro di locazione dal 2010 al 2012. Ciocchetti deve rispondere poi delle erogazioni di poco superiore ai 50mila euro di Scarpellini in favore delle associazioni 'I moderati per la terza fasè e 'Alma Aurea Onlus' di cui è stato presidente del consiglio direttivo e presidente onorario. Per quanto riguarda, invece, Coratti il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Barbara Zuin hanno accertato che per otto anni ha goduto dell'usufrutto gratuito di un appartamento in piazza Cavour, nel quartiere Prati, messogli a disposizione dal costruttore. L'ex esponente del Pd (che all'epoca dei fatti rivestiva anche il ruolo di vicepresidente della Commissione Patrimonio), in cambio dell'appartamento gratis in una delle zone più lussuose della Capitale, avrebbe asservito la sua funzione in favore dell'immobiliarista da cui avrebbe incassato anche un contributo di 10 mila euro alla sua fondazione Rigenera. I carabinieri hanno proceduto anche al sequestro preventivo nei confronti dell'ex esponente del Pd di 287 mila euro.
Corruzione è il reato contestato anche ad un altro indagato: Dario Sestili, ex consigliere del Comune di Capena e membro della commissione consiliare che si è occupato della variante del progetto per la costruzione di un polo commerciale.
Il Gazzettino