Caso Orlandi, parla il fratello Pietro: «Il Vaticano non ha mai fatto indagini»

«La notizia dovrebbe riempire di gioia, ma se le ossa risultassero di Emanuela è come se fosse morta oggi». Così Pietro Orlandi, fratello di Emanuela,...

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«La notizia dovrebbe riempire di gioia, ma se le ossa risultassero di Emanuela è come se fosse morta oggi». Così Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, commenta la notizia del ritrovamento di alcune ossa all'interno della Nunziatura apostolica a Roma durante la registrazione della puntata di Porta a Porta. «Se questa è la verità - prosegue - è importante che esca. Voglio sapere perché Emanuela si trovava in quel posto e chi ce l'ha portata».

 
«All'interno del Vaticano non sono mai state fatte delle indagini. Ci sono state responsabilità interne su questa vicenda. Ci sono comportamenti che mi autorizzano a pensare a queste cose», prosegue Orlandi nel corso della puntata di Porta a Porta che andrà in onda stasera. «Il fatto più importante e poco valutato è che pochi anni fa il magistrato Capaldo incontrò in Vaticano una persona di spicco in una sorta di trattativa - ha sottolineato -. Il Vaticano voleva una soluzione parziale, di comodo. Due giorni dopo Pignatone ha tolto il caso a Capaldo».
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Il Gazzettino