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John Elkann querela Porta a Porta. «Nei giorni scorsi una troupe televisiva ha occupato uno spazio privato afferente l'abitazione privata torinese di John Elkann per effettuare riprese video mediante un drone. Come successivamente emerso, le riprese sono state effettuate per la trasmissione Porta a Porta», rendono noto i legali di John Elkann, Paolo Siniscalchi, Federico Cecconi e Carlo Re.
«A fronte di questa ingiustificabile intrusione nella vita privata del nostro assistito - proseguono - per di più realizzata dalla TV di Stato, e a tutela della privacy sua e della sua famiglia che include anche tre minori, annunciamo oggi una querela contro tutti i soggetti responsabili diffidando la redazione di Porta a Porta dal reiterare simili comportamenti, nonché dall'utilizzare in qualunque modo ogni immagine così ottenuta»,
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La querela degli Elkann
«Inoltre, a fronte del protrarsi dell'attuale clima di aggressione mediatica che esorbita dai confini del diritto di cronaca e di critica - proseguono -, John, Lapo e Ginevra Elkann ci hanno conferito il mandato di tutelare la loro reputazione attraverso opportune iniziative giudiziarie, diffidando chiunque dalla diffusione di articoli e servizi di stampa inveritieri e diffamatori».
La replica di Porta a Porta
In merito all'annunciata querela di John Elkann a Porta a porta per presunta violazione della sua privacy con l'uso di droni, una nota del programma precisa che «il film maker della trasmissione, dotato di regolare licenza di volo, ha smesso di fare riprese dopo l'invito della sicurezza di casa Elkann».
«Quelle immagini non sono andate e non andranno in onda - prosegue la nota -.
Il Gazzettino