Movida, la folle notte del trapper Elia 17 Baby: dagli insulti alla rissa nel locale

Lanci di posacenere, insulti e una rissa con alcuni spagnoli a Villa Borghese. Il trapper Elia 17 Baby, all’anagrafe Elia di Genova, torna a far parlare di sé, dopo...

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Lanci di posacenere, insulti e una rissa con alcuni spagnoli a Villa Borghese. Il trapper Elia 17 Baby, all’anagrafe Elia di Genova, torna a far parlare di sé, dopo l’arresto per spaccio, lo scorso mese di marzo, in seguito al ritrovamento, a casa sua, di armi e 1500 dosi di droga. Una notte folle, raccontata, in parte, sui canali social, suoi e delle persone che hanno assistito agli eventi a cui ha preso parte il trapper, classe 1996, più noto alle cronache nere che a quelle musicali.

Ad aprire le “danze”, in senso non solo lato, l’ospitata allo Snodo Mandrione, il locale nell’omonima zona, dove era in programma il live del romano Uzi Luke. Elia, di fronte a molti giovanissimi, è parso subito particolarmente su di giri. Quando alcuni ragazzi, tra il pubblico, hanno iniziato a lanciare dei cubetti di ghiaccio lui li ha presi di mira, finendo per tirare loro un posacenere. E’ stato allora che la sicurezza del locale è intervenuta, prima bloccandolo e poi allontanandolo. «Quando sei l’artista – ha poi scritto sul suo canale Instagram, mostrando il dito medio – ma vieni cacciato dal locale perché ti appiccichi con quelli che tirano il ghiaccio». A quel punto, il trapper ha iniziato a cercare un altro locale in cui proseguire con la festa. Ma anche qui le cose non sono andate meglio: «Cacciato dalla seconda discoteca della sera. Ora vediamo alla terza che succede». Alla fine, il cantante è approdato a Villa Borghese, all’Aster Club, per cercare di ballare con la comitiva. Ma anche qui Elia è apparso ancora ipereccitato, tanto che in un video, condiviso sempre su Instagram, si offre di vendere “pezzi” (dosi di cocaina in bustine) al pubblico del locale. Secondo dei testimoni, vrebbe poi iniziato a trattare male una donna: «Voleva picchiare la sua amica», ha riferito un testimone oculare. La situazione, di lì a poco, sarebbe precipitata, con tanto di rissa con alcuni spagnoli, peraltro esperti di Mma.

«Li ho separati io – ha spiegato uno dei ragazzi – perché gli avrebbero potuto fare davvero male e non lo hanno fatto». «E’ finita benissimo la terza volta in discoteca: abbiamo fatto uno contro 4 lottatori», ha poi commentato Elia nel primo video condiviso, mostrando un livido sullo zigomo destro. E, poi, ancora: «Ci venite dalla Spagna per fare 4 contro 1: mi devo pure comportare bene in quella discoteca, perché altrimenti lo sai quante puncicate (coltellate, ndr) prendevate?». Nell’ultimo video parla di “calci per terra”, mentre gli spagnoli “erano spaccati”. La vicenda potrebbe ora finire all’attenzione delle forze dell’ordine, anche perché diversi testimoni hanno assistito sia al lancio di oggetti al Mandrione che alla rissa a Villa Borghese.

ABUSI NELLA MOVIDA


Sul fronte degli abusi, invece, si è ballato all’Eur, sulla Laurentina, di fronte all’Abbazia delle Tre Fontane, in un chiosco che, due anni fa, era già stato chiuso dai vigili per alcuni lavori non autorizzati. Ancora: a Ostia, al Kursaal, con centinaia di persone intorno alla piscina e, poi, ad Anguillara Sabazia, al Malaspina, divenuto punto di riferimento della movida di Roma Nord (soprattutto dopo la chiusura del Nice, per cinque giorni). 

 

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Il Gazzettino