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La Consulta: serve una legge per i figli di due madri. Ci deve pensare il Parlamento, nell'ambito delle unioni civili, a fare una legge che consenta alle madri 'intenzionalì di essere iscritte all'anagrafe come mamme del figlio partorito dalla partner, genitrice biologica del neonato. È questa la conclusione alla quale è arrivata la Consulta che ritiene l'argomento 'figli con due mammè un tema «eticamente sensibile» che pertanto deve essere regolato dalla discrezionalità del Legislatore. Insomma i giudici costituzionali su questo tema, ancora divisivo e dibattuto, hanno scelto di non togliere le castagne dal fuoco alla politica. Sottolineano anche che la Costituzione non prevede diritti e tutele a favore della cosiddetta 'madre intenzionalè e dunque è inutile cercare lì spunti, nella nostra carta fondamentale - questo sembra essere il ragionamento seguito - non c'è il diritto ad essere genitori a tutti i costi. È stato anche questo uno degli aspetti toccati dall'Avvocatura dello Stato, rappresentata da Wally Ferrante, nella sua arringa al dibattimento svoltosi ieri.
Mamme unite civilmente, ma per lo Stato i figli non sono fratelli: avviata una causa
Nel comunicato stampa emesso da Palazzo della Consulta inoltre si fa presente che ci sono già adesso gli strumenti per tutelare i bambini delle coppie 'arcobalenò, come quello dell'adozione in casi particolari individuato dalla giurisprudenza nell'attuale vuoto normativo, e che comunque la «protezione del minore» può essere «assicurata attraverso varie soluzioni, tutte compatibili con la Costituzione, che spetta sempre al legislatore individuare».
Il Gazzettino