E' stato travolto e ucciso a Firenze da alcune auto lanciate a tutta velocità da un gruppo di rom che "giocavano" follemente a rincorrersi. Ma la morte del...
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La notizia ha fatto montare la protesta della politica, oltre a quella di amici e familiari. «Siamo veramente amareggiati per la notizia della scarcerazione di uno degli individui coinvolti nell'omicidio di Duccio Dini. Questa vicenda dimostra che il sistema penale italiano va rivisto, a partire dall'applicazione delle misure cautelari».
Lo afferma l'assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro intervenendo in merito alla scarcerazione di uno dei 6 indagati di etnia rom nell'ambito dell'inchiesta sull'inseguimento tra auto avvenuto lo scorso 10 giugno in via Canova a Firenze, durante il quale fu investito Duccio Dini, 29 anni, poi morto in ospedale per le gravissime ferite riportate.
A colpire soprattutto è la lettera, pubblicata da Libero, con cui un conoscente di Dino Duccio ha espresso tutta la sua rabbia: «Sono un amico di Duccio e della sua famiglia, mi meraviglio di quanto sia stato deciso. Sono passati appena 65 giorni da quella brutta giornata e quell'uomo è di nuovo fuori?» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino