Dopo il caso Catalogna, anche in Sardegna ​gli indipendentisti rialzano la testa

La bandiera della Regione Sardegna
Lo scontro in atto in Spagna sull'indipendenza della Catalogna ha fatto rialzare la testa anche all'antico, assai minoritario, ma mai sopito indipendentismo sardo. In...

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Lo scontro in atto in Spagna sull'indipendenza della Catalogna ha fatto rialzare la testa anche all'antico, assai minoritario, ma mai sopito indipendentismo sardo. In questa terra dove dopo la seconda guerra mondiale nacque il regionalismo con il Partito Sardo d'Azione fondato da un  intellettuale di grande spessore come Emilio Lussu (autore del bellissimo

 Un anno sull'Altipiano), sono presenti vari movimenti indipendentisti. Uno, che si chiama Unidos, fa capo all'ex presidente della Regione Sardegna. Mauro Pili, che ha presentato anche vari disegni di legge per consentire ai sardi di svolgere un referendum indipendentista.

Nei giorni scorsi Franciscu Sedda, segretario del Partito dei Sardi, votato dal 2,66% dei sardi alle regionali del 2014 durante le quali ha sostenuto l'attuale presidente della Regione Sardegna, il democrat Francesco Pigliaru, ha invece optato per un'altra soluzione: "Riformiamo lo statuto della Regione - ha detto Sedda - Siamo favorevoli ad un referendum sulla nostra indipendenza ma senza passare dalla Costituzione italiana, bensì dal nostro Statuto".

Sia quella di Pili che quella di Sedda sono strade giuridicamente impervie in quanto difficilmente i presidenti delle Camere possono considerare ammissibili disegni di legge palesemente anti-costituzionali mentre il governo ha buon gioco nell'impugnare leggi regionali non legittime.

In Sardegna poi l'indipendentismo ha sempre avuto un ruolo marginale poiche nell'isola si parlano almeno quattro differenti lingue o dialetti senza considerare che sul piano economico non si vede come l'isola possa sostenere un debito pubblico consistente. Secondo molti osservatori, poi, la stessa autonomia non ha dato risultati brillanti in molti campi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino