Accecato dalla gelosia, getta acido contro la fidanzata, ballerina di night, e poi l'accoltella due volte nel bagno di un ristorante dove la donna si era rifugiata....
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Gessica Notaro, sfregiata con l'acido: 15 anni per Tavares.
La donna ora non sarebbe in pericolo di vita grazie al buon esito dell'intervento chirurgico. «Mi ha rovinato la vita, dovevo ammazzarla», ha gridato l'uomo davanti ad alcuni clienti del ristorante 'Tonno e Salmonè in Corso Vittorio Emanuele dopo aver inferto alla giovane romena due coltellate. Poco prima i due avevano avuto una violenta lite nei pressi di un sottopassaggio in via Indipendenza. Il 32enne aveva lanciato contro la donna dell'acido da una bottiglia. Lei non era riuscita a schivare completamente il liquido, parte del quale l'aveva raggiunta all'occhio. Poi era scappata e si era rifugiata, in lacrime, nel bagno del ristorante più vicino per sciacquarsi. Lì però il macedone l'aveva raggiunta e accoltellata.
Provvidenziale forse a quel punto l'intervento di alcuni camerieri del locale che avrebbero 'distratto' l'aggressore permettendo agli agenti di polizia, arrivati subito, di bloccarlo e impedire che scappasse. Il 32enne è stato a lungo interrogato dagli agenti della Squadra Mobile di Macerata, diretta da Maria Raffaella Abbate, per ricostruire i fatti, la dinamica e il movente. A quanto pare i rapporti tra i due negli ultimi tempi sarebbero stati piuttosto burrascosi. Questo probabilmente per i sentimenti di gelosia covati dal macedone nei confronti della ragazza anche a causa del lavoro di lei. Tanto da indurre l'uomo, è una delle circostanze su cui gli investigatori stanno approfondendo le indagini, a presentarsi dalla fidanzata armato di acido e di coltello da sfoderare al culmine dell'ennesimo litigio.
Vicino al luogo dell'aggressione proprio in quei momenti si trovava anche la deputata civitanovese M5s Mirella Emiliozzi. «Non mi interessa la nazionalità - ha commentato - sono cose che non devono succedere e basta, perché qualunque sia il motivo non è giustificabile usare tanta violenza, non riesco davvero a concepirla» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino