Dj Fabo, per ora niente archiviazione per Cappato: il gip fissa un'udienza prima della decisione finale

Dj Fabo, per ora niente archiviazione per Cappato: il gip fissa un'udienza prima della decisione finale
La richiesta di archiviazione depositata dai pm di Milano nei confronti di Marco Cappato, l'esponente dei Radicali che ha accompagnato Dj Fabo nel suo ultimo viaggio verso la...

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La richiesta di archiviazione depositata dai pm di Milano nei confronti di Marco Cappato, l'esponente dei Radicali che ha accompagnato Dj Fabo nel suo ultimo viaggio verso la clinica Svizzera di Pfaffikon, sarà discussa in un'udienza. Il gip di Milano Luigi Gargiuolo non ha accolto per il momento l'archiviazione dall'accusa di aiuto al suicidio, ma ha deciso di fissare un'udienza discussione tra le parti, alle quali ha notificato la convocazione per il 6 luglio. Alla luce di quanto emergera in udienza, il giudice stabilirà se accogliere o meno la richiesta della Procura. Che comunque valuta positivamente la decisione del gip: non ha respinto la richiesta di archiviazione, si commenta, ma ha disposto un approfondimento.


Nella loro richiesta i pm hanno sostenuto il principio secondo cui il "diritto alla vita", cieco e tetraplegico da quattro anni a seguito di un incidente, sia "affiancato" e dunque pari al suo diritto
«alla dignità della vita, inteso come sinonimo di umana dignità». Una equiparazione affermata, secondo i pm milanesi Tiziana Siciliano e Sara Arduini, che nella richiesta di archiviazione citano alcune sentenze della Suprema Corte e della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, non solo dalla giurisprudenza «costituzionale, ma anche da quella sovranazionale». Le pratiche di suicidio assistito, secondo la Procura, «non costituiscono una violazione del diritto alla vita, quando connesse a situazioni oggettivamente valutabili di malattia terminale, o gravide di sofferenza e ritenute intollerabili o indegne dal malato stesso».


Per i magistrati Cappato avrebbe svolto una condotta che si è limitata al solo trasporto di chi voleva esercitare un proprio diritto. A determinate condizioni, per i pm, un atto antigiuridico (l’aiuto al suicidio praticato da Cappato) diventa giuridico se realizzato al fine di sancire un diritto, ovvero quello alla dignità umana di Fabo, che se avesse sospeso le cure per morire sarebbe stato costretto a una lenta e non quantificabile agonia. Un tema complesso sul quale il gip, dopo aver letto la richiesta, chiede ulteriori approfondimenti prima della decisione finale.
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Il Gazzettino