Dissesto idrogeologico, il governo vara il piano Proteggi Italia. Conte: «11 miliardi in campo»

Dissesto idrogeologico, il governo vara il piano Proteggi Italia. Conte: «11 miliardi in campo»
Undici miliardi di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico nel triennio 2019-2021 (3 miliardi solo quest'anno). Altri 3 miliardi di euro nel triennio per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Undici miliardi di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico nel triennio 2019-2021 (3 miliardi solo quest'anno). Altri 3 miliardi di euro nel triennio per l'emergenza delle 17 regioni colpite dal maltempo nell'autunno scorso. E ancora, 2,3 miliardi per l'agricoltura contro il degrado del territorio, e 1,6 miliardi di fondi europei. Infine, un disegno di legge per sveltire i cantieri per la messa in sicurezza del paese. Sono i contenuti del piano «Proteggi Italia», presentato oggi a Palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte con i ministri dell'Ambiente, delle Politiche agricole e del Sud.


«È il più grande piano contro il dissesto del territorio mai fatto -, ha detto Conte -. L'Italia è un Paese fragile, serve una terapia del territorio per proteggerlo e metterlo in sicurezza. Norme confuse hanno ritardato gli interventi sul territorio. Ora dobbiamo semplificare e spendere meglio». «Nel segno della concretezza, abbiamo stanziato quasi 11 mld nel triennio 2019-2021 - ha spiegato il premier -. Soldi certi, realmente stanziati. Solo nel 2019 mettiamo a disposizione 3 miliardi di opere concretamente e immediatamente cantierabili. Entro fine aprile, da parte delle competenti amministrazioni saranno sottoposti alla cabina Strategia Italia e al Cipe i progetti urgenti e immediatamente cantierabili».

Proprio oggi, il Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (Snpa), la rete delle agenzie ambientali pubbliche Ispra e Arpa, ha rivelato nel suo rapporto annuale, presentato al presidente Mattarella, che il 7,9% del territorio italiano è interessato da frane. E nonostante ciò, il consumo del suolo (cioè la copertura dei terreni con cemento o asfalto) continua ad avanzare, al ritmo di 14 ettari al giorno, 2 metri quadrati al secondo. Il piano 'Proteggi Italià stanzia soldi anche per le emergenze delle 17 regioni che tra ottobre e novembre 2018 sono state colpite dal maltempo: 3,1 miliardi per 3 anni.

La regione che avrà di più sarà il Veneto (756 milioni), seguito da Liguria (333 milioni), Friuli Venezia Giulia (277), Abruzzo (202), Emilia Romagna (135) e Provincia autonoma di Trento (133 milioni). Nel Proteggi Italia ci sono anche 2,3 miliardi per infrastrutture agricole, presidio fondamentale contro il dissesto. «È l'investimento più importante nelle infrastrutture sull'agricoltura negli ultimi decenni», ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio (Lega). La ministra del Sud, Barbara Lezzi (M5S), ha aggiunto «stanzieremo 1,6 miliardi di fondi europei grazie ad un patto tra me e le Regioni, per mettere a sistema anche le risorse europee».


Ma i soldi da soli - come è stato spiegato - non bastano contro il dissesto, se leggi farraginose e poco chiare impediscono poi ai cantieri di partire. Ed ecco perché il ministro dell'Ambiente Sergio Costa (M5S) ha annunciato la presentazione a giorni in consiglio dei ministri di un disegno di legge battezzato «cantiere ambiente»: una vera e propria legge quadro che, ha spiegato il ministro, «riordina il sistema affastellato di disposizioni normative e razionalizza risorse e poteri». «Urge cambiare passo - ha concluso Conte -. Col ministro Toninelli abbiamo concordato che nelle settimane e mesi a venire saremo cantiere su cantiere, batteremo palmo a palmo il territorio italiano per riunire tutti gli stakeholders e andare a individuare, presidente del Consiglio e ministro, le ragioni del perché ciascun cantiere non procede celermente».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino