Libera circolazione in Italia da oggi con il Paese che ha pagato un tributo gravissimo al coronavirus che ha fatto oltre 33.000 morti in tre mesi circa. In particolare, torna la...
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Sardegna, obbligo di registrazione per chi arriva: tracciati anche gli spostamenti interni
Code chilometriche a Ventimiglia. Nel primo giorno di apertura delle frontiere verso l'Italia, code chilometriche a Ventimiglia per i cittadini italiani diretti in Francia, a causa dei meticolosi controlli sull'autocertificazione al valico di Ponte San Ludovico. Disagi per le centinaia di frontalieri diretti al lavoro soprattutto nel Principato di Monaco. Già ieri si erano segnalati intasamenti sull'Aurelia, all'altezza dell'ultima galleria, prima del confine. Gli italiani contestano i ritardi, di almeno un'ora, per chi deve andare in Francia a lavorare mentre - dicono - i francesi possono entrare in Italia, soprattutto per acquistare liquori e sigarette. La Francia riaprirà le frontiere con l'Italia il 15 giugno.
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L'Austria non riapre il confine, lite con l'Ue. L'Austria non riaprirà, per il momento, il confine con l'Italia. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg. «Apriamo verso 7 Paesi confinanti e non ci saranno più controlli, come prima dell'emergenza coronavirus. I dati non lo consentono invece con l'Italia, ma intendiamo farlo il prima possibile», ha detto il ministro in conferenza stampa. «Non è una decisione contro l'Italia», ha sottolineato Schallenberg. «Non commentiamo le misure prese dai singoli Stati, ma abbiamo prodotto una serie di linee guida su come questi dovrebbero comportarsi. Questo include il principio molto importante della non discriminazione basato sulla nazionalità, assicurando che le regioni con una situazione epidemiologica simile ricevano lo stesso trattamento».
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Attese nello Stretto. La riapertura alla circolazione fra le regioni ha provocato questa mattina lunghissime file di auto a Messina in prossimità del porto, per l'imbarco. Code davanti agli imbarcaderi della compagnia Carone & Tourist già per la prima corsa delle 4.40 e per quella successiva delle 7.20. Il maggior flusso di passeggeri sullo Stretto, anche in arrivo dalla Calabria, è legato alla nuova ordinanza della Regione, che ha anticipato a oggi l'allineamento con le disposizione del decreto, abolendo l'autocertificazione e l'obbligo di quarantena per chi raggiunge la Sicilia da altre regioni. Restano, anche nell'ultima ordinanza regionale, le disposizioni per i cittadini riscontrati positivi al Covid-19 che hanno l'obbligo di comunicare le proprie condizioni di salute al medico di famiglia e al Dipartimento di prevenzione dell'Asp competente. Chi arriverà in Sicilia potrà inoltre scaricare la app 'Sicilia sicurà e inserire, in maniera facoltativa, i dati personali sul proprio stato di salute, sugli spostamenti ed eventuali casi di Covid-19 in famiglia. In caso di febbre, basterà una comunicazione e interverranno i sanitari della Asp sul territorio.
Arrivi a Termini. «Siamo a Roma per una breve vacanza. Non vedevamo l'ora. Siamo partiti stamattina prestissimo da Milano». A raccontarlo, sorridendo dietro la mascherina, è un ragazzo originario di Verona sceso dal primo treno arrivato stamattina alla stazione Termini da Milano. «Appena è stato possibile abbiamo comprato i biglietti - racconta la mamma - non vediamo l'ora di vedere le bellezze della Città eterna». È c'è chi invece è nella Capitale per andare a trovare una persona cara. «Siamo venute a trovare un amico che è ricoverato in ospedale - raccontano due amiche - stasera ritorneremo a Milano». Il treno, partito da Milano alle 5, è apparso più affollato dei giorni scorsi a un pendolare. «Stamattina c'erano più persone della scorsa settimana - racconta - ma comunque non era pieno».