Accoglienza calorosa per il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, nello stabilimento Leonardo di Pomigliano d'Arco (Napoli), dove i lavoratori hanno voluto stringere le mani al...
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«Restiamo nella Nato e alleati degli Stati Uniti, ma portiamo avanti anche il dialogo con gli altri Paesi, come la Russia, così com'è sempre stato. Non mi preoccupa l'altolà per le sanzioni alla Russia - ha detto Di Maio - il nostro è un governo alleato agli Stati Uniti che vuole lasciare l'Italia negli accordi, nelle alleanze, garantendo continuità a quello che è già stato».
E ancora: «È bastato dare qualche segnale sull'immigrazione per rallentare sul regolamento di Dublino», ha rivendicato con orgoglio il vicepremier. «Quel regolamento così riformato - ha proseguito - scaricava sull'Italia il problema dell'immigrazione. Ma adesso hanno capito che c'è un governo che non dice sì su tutto, che è pronto a collaborare ma nell'interesse degli italiani. Questo non sarà un governo supino alle volontà degli altri governi. L'Italia storicamente ha avuto una funzione nell'ambito dell'alleanza occidentale, nell'ambito della Nato, di essere un Paese che dialogava con i Paesi dell'est. Abbiamo sempre dialogato con Paesi come la Russia, ma anche con Paesi del mediterraneo, come del Nord Africa, che ci permetteranno anche di risolvere il problema dei flussi migratori».
«Ci occuperemo di tutti i dossier delle realtà in crisi e lo faremo con responsabilità e senza annunci.
Il codice degli appalti «è un codice complicato, illegibile. Costruito per diminuire la corruzione, paradossalmente oggi sta bloccando il Paese e non sta combattendo i corrotti. Per far sviluppare l'Italia e per migliorare le condizioni soprattutto di regioni in difficoltà come le regioni del Sud - ha aggiunto Di Maio - si devono fare investimenti, Ma per farli dobbiamo semplificare il codice degli appalti. Ormai gli amministratori hanno paura di toccare qualsiasi delibera o atto, anche una votazione in Consiglio comunale sta diventando un problema».
I fondi per la coesione territoriale che riguardano le regioni del Sud Italia «saranno gestiti dal ministro per il Sud. Il Ministero - ha aggiunto Di Maio - è quello con la delega alla coesione territoriale. La ministra Barbara Lezzi si occuperà di affrontare l'annosa questione di come si spendono i soldi europei. Soprattutto perché l'Italia ha sì un problema di investimenti, ma anche lì dove si sono dati fondi per gli investimenti, quei fondi sono bloccati». Secondo Di Maio «molto spesso agli enti territoriali bisogna fornire più competenze, più personalità con specifiche competenze in determinati settori per poter utilizzare quei fondi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino