Di Maio costretto a utilizzare l'aereo, ma lo staff nega: «Arrivato in auto»

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ROCCA PIETORE (BELLUNO) Di fronte alla natura anche l'uomo deve arrendersi. Lo si era già drammaticamente capito lo scorso 29 ottobre, quando la pioggia e il vento avevano devastato il Veneto, ma lo si è curiosamente registrato pure ieri, quando perfino due ministri non hanno potuto fare nulla contro la nebbia. Per arrivare a Rocca Pietore, infatti, Luigi Di Maio e Riccardo Fraccaro hanno dovuto accettare il passaggio aereo della Protezione Civile da Venezia ad Aviano: un'evidente necessità, che però è diventata un piccolo giallo.

 
Inizialmente l'arrivo dei titolari dello Sviluppo Economico e dei Rapporti con il Parlamento era stato annunciato per le 15.30. Temendo possibili problemi legati al meteo, le autorità locali avevano suggerito di anticipare la visita al mattino, ma l'ufficio di Di Maio aveva fatto presenti gli impegni del vicepremier e la sua risaputa volontà di non utilizzare «voli di Stato», confermando così l'arrivo al Marco Polo con un aereo Alitalia nel primo pomeriggio. Il problema è che a quell'ora Tessera era avvolta nella nebbia (tanto che lo stesso velivolo della compagnia di bandiera ha riportato ritardo), sicché l'elicottero dell'Aeronautica Militare non poteva decollare.

A quel punto è stato deciso il trasloco della delegazione governativa da Venezia ad Aviano, per far partire dal sereno cielo friulano il mezzo militare, come in effetti è stato tant'è vero che l'atterraggio a Rocca Pietore è avvenuto alle 16.30. Cos'è successo in quell'ora? Niente di strano, semplicemente un trasferimento aereo, a bordo di un velivolo della Protezione Civile. Ma probabilmente lo staff di Di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle, temeva una possibile lettura negativa da parte di qualche detrattore. A precisa domanda al termine della visita, infatti, lo staff del vicepremier ha risposto che il viaggio da Venezia ad Aviano era avvenuto «in macchina». Dopo che invece è emerso il passaggio aereo, ormai in serata, è stato precisato che la tratta era stata coperta «con i mezzi della Protezione Civile». Nulla di scandaloso, per l'appunto, ma allora perché non dirlo subito? Tanto più visto che lo stesso Di Maio, nel congedarsi dalla comunità agordina, ci aveva riso su: «Grazie per avermi aspettato, ma non è dipeso da me, Alitalia ha fatto un po' di ritardo...».
CAMBIO DI PROGRAMMAAd ogni modo il programma della giornata è inevitabilmente cambiato. Per esempio il governatore Luca Zaia ha dovuto saltare la nuova trasferta a Rocca Pietore: «Ero a Tessera per accogliere i ministri già dalle 14.15, ma visti il ritardo e la nebbia ho dovuto rinunciare perché non sarei mai riuscito a rientrare a Venezia per un impegno delle 17. Comunque mi sono assicurato che, con la presenza degli assessori Gianpaolo Bottacin e Federico Caner, fosse confermato l'incontro che avevo promosso con le associazioni». Ad essere cancellata è stata poi la prosecuzione della visita di Di Maio e Fraccaro nella trentina Dimaro. «È nostra ferma intenzione hanno poi dichiarato dare risposte nel più breve tempo possibile, siamo in contatto con i sindaci della valle colpiti per fissare un altro incontro nei prossimi giorni».


«A causa delle avverse condizioni meteo non sono potuto arrivare, assieme al ministro Fraccaro, a Dimaro, in Trentino-AA. Cogliamo l’occasione per rinnovare la massima solidarietà del Governo per i cittadini di un territorio colpito da un’ondata di maltempo eccezionale. È nostra ferma intenzione dare risposte nel più breve tempo possibile, siamo in contatto con i sindaci della valle colpiti per fissare un altro incontro nei prossimi giorni. Il prossimo Restitution Day - ovvero il taglio degli stipendi dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle - sarà destinato ad un fondo della Protezione Civile a favore popolazioni colpite dalle alluvioni in queste ultime settimane. È solo una delle risposte per fronteggiare l’emergenza». Lo dichiarano in una nota il vicepremier Luigi Di 
Maio e il ministro Riccardo Fraccaro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino