Luigi Di Maio ha presentato stamani il patto per l'export alla Farnesina, un patto da 1,4 miliardi di euro: «Oggi apriamo nuovo cantiere Made in Italy»....
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«Export manager per portare le Pmi nel mondo». «Lo Stato deve mettere a disposizione strumenti a partire da figure come i Temporary Export Manager e i Digital Manager, divenute ormai indispensabili per sostenere l'accesso delle imprese italiane ai mercati esteri», ha detto Di Maio alla presentazione del patto per l'export. Per quanto riguarda l'informazione, ci sarà «un unico portale pubblico di accesso ai servizi per l'export, che consenta un utilizzo personalizzato per settori e mercati prioritari», ha aggiunto.
Patto per l'export da 1.4 miliardi
Il patto per l'export riassume le risorse straordinarie stanziate dal governo per circa 1,4 miliardi di euro, con cui si rafforzeranno gli strumenti per l'internazionalizzazione delle imprese e si adotterà un'azione promozionale di ampio respiro. Lo si legge nel documento che viene firmato oggi alla Farnesina da ministri, istituzioni e rappresentanti delle attività produttive, un patto con il quale, ha sottolineato Luigi Di Maio, «apriamo il cantiere del Made in Italy nel mondo».
«Siamo qui oggi a firmare, insieme, un vero e proprio patto, il Patto per l'Export, che ci lega a precise responsabilità ed impegno reciproco - ha proseguito Di Maio - Uno strumento che recepisce le richieste» raccolte durante 12 tavoli settoriali virtuali cui hanno partecipato 147 associazioni di categooria e oltre 250 partecipanti provenienti da tutti i settori produttivi: dall'agroalimentare alla meccanica, dalla farmaceutica alle infrastrutture, passando per il comparto dell'innovazione. Queste richieste «hanno ispirato una nuova strategia per l'internazionalizzazione del nostro sistema produttivo. Una strategia certamente ambiziosa, ma solida, che si regge su sei pilastri», ha aggiunto Di Maio.
M5S: patto per l'export rilancerà l'economia. «Il patto per l'Export che il ministro Di Maio firmerà oggi è un crocevia fondamentale per la ripresa dell'economia italiana. Una 'spinta' da più di un miliardo di euro, per dare nuova linfa al made in Italy e alle imprese i cui prodotti rappresentano eccellenze in giro per il mondo. Un intervento basilare: l'Export vale circa il 30% del nostro Pil, perciò il sostegno ad esso rappresenta uno dei pilastri fondamentali per la ripresa». Lo affermano i senatori M5s Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Elena Botto, Marco Croatti, Emanuele Dessì, Gabriele Lanzi e Segio Vaccaro, membri della commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato.
«Il M5s in questi due anni al governo si è sempre battuto per dare al made in Italy tutto il sostegno necessario, ben prima che arrivasse il Coronavirus.
Il Gazzettino