Dentisti, via libera agli interventi di medicina estetica sul viso: la novità del Ddl Semplificazioni

Ad oggi l'intervento estetico può riguardare bocca e zigomi, si amplierà l'area d'intervento alla restante parte del viso

Dentisti, via libera agli interventi di medicina estetica su alcune parti del viso: la novità del Ddl Semplificazioni
Anche i dentisti potranno eseguire attività di medicina estetica nella parte superiore del viso, su fronte e palpebre. ...

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Anche i dentisti potranno eseguire attività di medicina estetica nella parte superiore del viso, su fronte e palpebre.

La novità compare nel "Ddl Semplificazioni", il disegno di legge di delega al Governo per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria, approvato oggi dal Consiglio dei ministri.

Dentisti, sì a medicina estetica solo in alcune specifiche parti del viso

Il governo vuole quindi consentire agli odontoiatri di effettuare anche le attività di medicina estetica non invasiva o mininvasiva relative a specifiche parti del viso.

Al momento è già possibile eseguire dei micro interventi estetici nello studio di un odontoiatra ma con precisi limiti e paletti. Ma cosa cambia in sostanza? Ora si può già intervenire sul viso, sia sulla parte centrale che su quella inferiore (bocca, naso e zigomi). La novità è che si potranno levigare non solo le parti attorno alle labbra, ma anche la fronte.

Esempio: se si corregge un sorriso con un impianto e alla fine si decide di intervenire "spianando" anche le rughe comparse attorno alla bocca (attualmente si può e si fa già), l'odontoiatra potrà intervenire levigando anche fronte e palpebre (su cui prima non poteva intervenire). 

Si può infatti accedere a terapie destinate a chi soffre di «malattie e anomalie congenite e acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti». Così il ministero della Salute aveva risposto nel 2019 ai quesiti che la direzione generale delle Professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio sanitario nazionale (Dgprof), aveva posto al Consiglio superiore della sanità, riportando alcune osservazioni relative alla liceità delle terapie estetiche del viso da parte dei laureati in Odontoiatria e protesi dentale poste dall’ Associazione italiana di medicina estetica odontoiatrica (Simeo), dall’ associazione Perioral e Oral Integrated Esthetic Sciences International Society (Poiesis) e dall’ Associazione nazionale dentisti italiani (Andi). 

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La cura estetica ad oggi arriva solo agli zigomi

Per "relativi tessuti", spiega l’ Andi, «si intendono le zone perilabiali e dei mascellari inferiore e superiore, fino all’ area sottozigomatica – e solo ove contemplate in un protocollo di cura odontoiatrica ampio e completo proposto al paziente, tale da rendere la cura estetica "correlata", e non esclusiva, all’ intero iter terapeutico odontoiatrico proposto al paziente medesimo».

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All'epoca il presidente Andi Carlo Ghirlanda si era detto soddisfatto perché «il parere del Css conferma l’ estensione dell’ area di nostra competenza di intervento rispetto a quanto stabilito in precedenza e il fatto che una volta che le Università avranno introdotto la formazione in "estetica dei tessuti relativi alle aree di competenza odontoiatrica" nel corso di laurea in Odontoiatria, il limite funzionale e quello sui vincoli sul materiale da usare e sulla stretta correlazione alla terapia odontoiatrica saranno superati».   

 

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Il Gazzettino