Denise Pipitone, il rapimento rom torna d'attualità: indizi contro leggende metropolitane

La pista nomade è stata la prima ad essere ipotizzata subito dopo la scomparsa nel 2004 di Denise Pipitone. Solo un mese dopo a Milano una guardia giurata...

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La pista nomade è stata la prima ad essere ipotizzata subito dopo la scomparsa nel 2004 di Denise Pipitone. Solo un mese dopo a Milano una guardia giurata racconta di averla vista in compagnia di una donna rom. Le telecamere di videosorveglianza riconoscono in effetti una somiglianza, tanto che quella strada viene subito battuta dagli inquirenti. E la stessa mamma, Piera Maggio, la riconosce nei frame del video. La donna chiama la bambina "Danas" (un ulteriore elemento che fece ben sperare perché sembra una storpiatura di "Denise") e lei risponde in italiano: "Dove mi porti?". Gli investigatori passano al setaccio la zona per cercarli, ma i nomadi spariscono. Le segnalazioni sono tante: la bimba viene vista a Cremona, a Verona, a Bologna. Ma gli accertamenti danno ogni volta esito negativo. 

Ora si riaccende la speranza: Denise potrebbe esser passata da Milano per poi andare a Venezia e con un treno a Mosca. E la pista del rapimento rom torna d'attualità. Perché proprio in Russia Olesya Rostova ha circa 20 anni (l'età che avrebbe adesso Denise) e cerca la mamma dalla quale è stata strappata quando ne aveva meno di cinque. Dettagli che hanno riacceso le speranze della mamma Piera Maggio, che in questi anni non ha mai smesso di cercarla.

Olesya Rostova è il nome che le hanno dato 15 anni fa in un orfanotrofio russo e la somiglianza con Piera Maggio è un fatto. «Voglio rimanere con i piedi per terra - ha detto la Maggio - con una cauta speranza, ma senza illudermi più di tanto perché in questi anni ho imparato che illudersi non porta a nulla. Abbiamo chiesto l'esame del Dna, l'unico che può fugare ogni dubbio. E intanto ringrazio quanti ci sono vicini, quanti in questi anni non hanno dimenticato Denise». 

«Noi stiamo con i piedi per terra, non vogliamo dare nessuna certezza, anche perché Piera ne ha viste e passate tante in questi anni - ha detto Federica Sciarelli, conduttrice di "Chi l'ha visto?" -. Le coincidenze temporali ci sono e anche una somiglianza tra la giovane e Piera. La bambina 'russa' venne trovata in un campo nel 2005 - spiega ancora - e non sapendo chi sia la sua vera madre, è andata in una trasmissione tv russa per mostrare il suo volto e lanciare a sua volta un appello alla vera famiglia. Ora vanno fatte tutte le verifiche: occorre avere pazienza ed essere scrupolosi».

Quella dei rom rapitori di bambini è una leggenda metropolitana che mai in Italia ha ricevuto condanne. Anzi, è il risultato di una ricerca commissionata qualceh anno fa dalla Fondazione Migrantes al dipartimento di Psicologia e antropologia culturale dell’ Università di Verona sullo stereotipo che accompagna Rom e Sinti.

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Il Gazzettino