Decreto sicurezza, i ribelli M5S ritirano gli emendamenti. Salvini: lunedì voto di fiducia

I deputati M5S che si oppongono alla Camera
Alla fine i ribelli M5S hanno deciso di fare marcia indietro sugli emendamenti al dl sicurezza con cui hanno cercato di aprire le maglie della protezione speciale di alcune...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Alla fine i ribelli M5S hanno deciso di fare marcia indietro sugli emendamenti al dl sicurezza con cui hanno cercato di aprire le maglie della protezione speciale di alcune categorie di migranti, sugli Sprar e di introdurre restrizioni sulla vendita dei beni confiscati.



Quattro di queste modifiche sono state firmate da 3 deputati del Movimento e l'ultima, quella che allunga a 10 anni il divieto di alienazione dei beni confiscati, invece portava 13 firme del M5s tra cui quella della presidente della presidente della Commissione Giustizia, Giulia Sarti. In Commissione affari costituzionali i lavori sono ripresi questa mattina e dovrebbero concludersi questa sera alle 19: ci sono però 600 emendamenti da esaminare e votare.

Salvini blinda il decreto con la fiducia. «Il calendario dice che o il decreto diventa legge entro il 3 dicembre o abbiamo perso mesi di lavoro inutilmente: ci sono centinaia di emendamenti delle opposizioni e io per carità quel decreto l'ho modificato più volte però ci rimane una settimana di tempo e siccome ci sono tanti provvedimenti che garantiscono più sicurezza agli italiani, prima diventa legge meglio è». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, nella sua seconda giornata del tour in Sardegna, rispondendo ai cronisti sul voto di fiducia al dl sicurezza. «C'è stato un incidente di percorso con il voto segreto, che io abolirei peraltro perché sarebbe giusto che gli italiani sappiano come i loro parlamentari votano - ha aggiunto - Non è stato il primo non è stato l'ultimo. Però la maggioranza è assolutamente compatta e io sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto in questi cinque mesi ma soprattutto - ha ribadito - sono orgoglioso di quello che faremo nei prossimi cinque anni».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino